Bar del centro: quasi tutti fuori-legge

Cava de' Tirreni. Il 70 % dei bar del centro storico occupa più superficie di quella dichiarata e per cui ha pagato a Palazzo di Città l’occupazione di suolo pubblico. Questo l’esito di un monitoraggio effettuato dal Comando di polizia locale insieme al personale dell’Ufficio Tributi,  a cui nel frattempo è passata la competenza per il rilascio delle autorizzazioni all’occupazione del suolo pubblico, sulle 16 strutture presenti. Per ora nessun verbale è stato emesso ai 14 bar fuorilegge. Solo un avvertimento, che alla prossima verifica si tramuterà in sanzioni salate.

Alla terza sanzione, comminata per un motivo analogo, seguirà la revoca d’ufficio dell’autorizzazione con il divieto di istallare tavoli e sedie dinanzi al proprio bar.  Palmo a palmo è stato percorso l’intero centro storico, da viale Garibaldi fino a piazza San Francesco, traverse comprese. Armati di metro, schizzi, autorizzazioni e bollettini di pagamento, i dipendenti comunali hanno quantificato la superficie occupata nei fatti da tavolini, sedie ed ombrelloni  e quanto era stato dichiarato a Palazzo di Città. Dopo quasi 5 ore di verifiche il bilancio era fortemente negativo. Pochi i bar rispettosi dell’autorizzazione. In molti avevano sgarrato. Nonostante la tariffa molto vantaggiosa, applicata dal Comune, meno di 80 centesimi di € al giorno per ogni metro quadro occupato, c’è chi si era esteso con tavoli sedie e fioriere per oltre 7 mq, rispetto a quanto dichiarato, ma anche rendendo in alcuni casi impossibile il passaggio di mezzi di soccorso.

Ma non solo. Qualche bar addirittura occupava altri spazi adiacenti alla struttura con sedie messe le une sulle altre, e tavoli accantonati. All’occorrenza, cioè nelle ore di maggiore afflusso ai propri tavoli all’aperto, il gestore si sarebbe allargato, per far accomodare altri clienti, occupando però più di quanto aveva pagato. Solo avvertimenti fino ad ora e nessun verbali. Nel frattempo però si pensa ad un metodo innovativo per controllare in pochi minuti l’effettiva occupazione del suolo pubblico. Si pensa ad una striscia indelebile del minor  impatto visivo che delimiti le aree occupate cosi come autorizzate, e non alterabili da parte dei gestori delle singole strutture. Così ai dipendenti basterà dare un occhiata per verificare se quelle istallazioni sono avvenute nella superficie autorizzata. Nel caso di ampliamento, oltre la linea, prevista una sanzione, anch’essa salata. (Vincenzo Lamberti)