Nocera Inferiore. Quasi 75 anni di carcere chiesti dall'accusa per titolari di pompe funebri, impiegati comunali e noti pregiudicati, nonostante che molti reati siano andati in prescrizione. Mano pesante del pm Giancarlo Russo che nella udienza di ieri mattina davanti al secondo collegio del tribunale di Nocera Inferiore ha elencato le sue richieste per quello che è considerato il processo del "caro estinto", istruito all'indomani della guerra tra pompe funebri per la conquista del mercato, in particolare di Nocera Inferiore ma anche di Angri, seguita alla liberalizzazione delle mercato stesso dopo la fine delle privative. La guerra risale a un periodo compreso tra il 1997 e il 2002, ed ebbe il periodo di maggior intensità tra il 199 e il 2001. Il pm ha chiesto la condanna a 10 anni di reclusione per Candido Savarese (detto Augusto), quarantatreenne di Angri e a tre anni del fratello Ciro di 56 anni, all'epoca considerati gestori della Trasporti Funebri Savarese sas.

Quattro anni di reclusione sono stati chiesti per Antonio D'Avino (55 anni); tre anni e sei mesi per Antonio Cesarano (del 1948), Pietro Cesarano (del 1971) e Gerardo Benevento del 1970 (detto Gaetano), tutti di Nocera Inferiore; a tre anni per Carmine (del 1935), Alfonso (1981) e Giovanni D'Avino (del 1966), e Francesco Cicalese tutti di Nocera Inferiore; tre anni a Ciro Mendola 35 anni e Vincenzo Scognamiglio (del 1957) di Sant'Antonio Abate; sette anni per Alfonso Amendola (del 1954) di Nocera Inferiore, sei anni per Vito Riccio 8del 1955) di Nocera Superiore e tre anni e sei mesi per Matteo Principale (del 1957) di Angri. Il pm ha chiesto anche la condanna per tre dipendenti e un ex dirigente del Comune di Nocera Inferiore, a quattro anni di reclusione per Francesco Paolo Siciliano di 40 anni (ex dirigente comunale), tre anni per Anna Russo, e due anni e otto mesi per Giuseppina Ferrara e Antonio Bruno. Vittima dell'intera vicenda è, secondo il pubblico ministero, la ditta "Eredi Palumbo Raffaele", società di onoranze funebri con casa madre ad Angri e che aveva aperto altre agenzie in diversi comuni dell'Agro nocerino.

Tra gli anni 1997 e 2002, la eredi Palumbo Raffaele fu vittima in maniera diretta o indiretta di incendi, tentativi di estorsione, atti vandalici, minacce verbali per evitare che operasse indeterminate zone. Nel 2001, inoltre, la sede angrese della ditta-vittima fu raggiunta da due colpi di pistola. I funzionari comunali, invece, sono stati rinviati a giudizio perché avrebbero favorito ditte di Nocera Inferiore nell'espletamento delle pratiche di autorizzazione e sfavorito la eredi Palumbo Raffaele. Secondo l'inchiesta, i Savarese, i D'Avino, i Cesarano, Amendola e Riccio avrebbero condizionato e limitato le attività imprenditoriali della Eredi Palumbo Raffaele. Il 16 settembre prossimo inizieranno le arringhe difensive da parte degli avvocati Aldo Di Vito, Mario Ianulardo, Paride Annunziata, Michele Alfano, Maria Cammarano e altri.