Ussia: «Con due pedine saremo al top»

 

Il tecnico della Nocerina analizza l’organico «Mancano un esterno difensivo e una punta»

la stagione del rilancio molosso

• Nocera Inferiore. Il ritiro marchigiano è terminato con la torta sul pullman di ritorno per Pasquale Ussia, che ha festeggiato il quarantacinquesimo compleanno. Da oggi allenamenti a Nocera, passando alla seconda fase della preparazione. Ci saranno le valutazioni sull’organico dopo le amichevoli nelle Marche. Ussia prova ad anticipare qualcosa. Si parte dal profilo umano dei calciatori a sua disposizione: «Ci dovevamo conoscere, il gruppo è stato rifatto quasi daccapo. Valutazioni positive, che danno ragione delle scelte fatte. C’è gran voglia di lavorare e di capire che cosa si aspettano da noi tifosi e societá». Si passa alle valutazioni per ogni reparto. Cominciando dai portieri.
• «Galeano l’abbiamo più volte visto all’opera l’anno scorso. Ha giá alle spalle un campionato da titolare a Bitonto. C’è bisogno di un altro under. L’abbiamo individuato nel lettone Sazonovs, che adesso deve risolvere il contratto con la sua societá di appartenenza». Poi la difesa: «Ho quattro centrali di affidabilitá e di rendimento: Caridi, Cirilli, Iossa e Giordano. A sinistra ci sono due elementi giovani che giá conoscono il clima della D, mi riferisco a De Fabiis e a Ferretti che è giunto in prova ma che sará certamente dei nostri. A destra c’è qualche problema in più. I ’90 D’Angelo e Roccisano vengono da campionati giovanili. C’è bisogno di pazienza, miglioreranno strada facendo. Cosa manca? Se giochiamo con Giordano al centro della difesa, potrebbe farci comodo un jolly di fascia over».
• Il centrocampo è giá al completo. Ussia conferma: «Reparto pieno di risorse, ci consente varianti tattiche e di uomini. Bene Mangiapane. Bene i due ragazzini Giraldi e Mazzei, sentirete parlare molto di entrambi. Un po’ in ritardo Parlagreco dal punto di vista atletico ma è roba di stagione. Cose note da Basile, aggressivo e caparbio. Ci sono tre esterni alti che possono trasformare il 4-4-2 in 4-3-3. Mi riferisco a Scornaienchi, Cavallaro e De Rosa. E’ partito bene Casale, poi ha accusato qualche problema. E’ un ’90, può fare bene. C’è Petti che può essere utilizzato pure da esterno difensivo».
• Dal centrocampo alla prima linea. L’italo brasiliano Moro Da Silva ha segnato e si è fatto conoscere. Ussia spiega: «Dategli un mese e diventerá uno dei più forti attaccanti di categoria. Oggi è al 50 per cento, è di grossa stazza, fatica di questi tempi. Malgrado questo ha dimostrato che il gol è il suo mestiere». Sotto con la vecchia conoscenza Magliocco e col giovanotto Zappia: «Roberto non ha giocato l’ultima fase dello scorso campionato, deve migliorare sotto l’aspetto atletico, il resto non si discute. Zappia è un under che si fa trovare sempre pronto».
• Manca un ultimo tassello in avanti, giá si sapeva: «La societá segue ogni traccia, non vogliamo sbagliare. Serve uno che possa fare indifferentemente la prima o la seconda punta. Le caratteristiche? Magari uno alla Romano, lo abbiamo cercato prima del ritiro con argomenti solidi. Lui è rimasto a Barletta. Può darsi che ripeschino i pugliesi in Seconda Divisione, la situazione in tal caso potrebbe cambiare. Ma Romano non deve essere una fissazione, sono certo che in giro c’è dell’altro di interessante e la societá, assieme al consulente Massimo Mirabelli, fará la mossa giusta».

Marco Mattiello