Pizzo sugli ombrelloni, 150 euro al giorno

Scario. Pizzo sugli ombrelloni lungo la costa della Masseta. Arrestato un pescatore e denunciate altre due persone tutte residenti nel comune di San Giovanni a Piro. Pretendevano la tangente giornaliera, 150 euro, da una coppia di coniugi del luogo, gestori di un servizio noleggio e attrezzature balneari sulle spiagge della Masseta. Il trentottenne sarebbe stato bloccato dai carabinieri del capitano Luca Toti sul porto di Scario, subito dopo aver ricevuto 150 euro dal marito della titolare dell’attività balneare. Il blitz dei militari del Nucleo operativo della Compagnia di Sapri è scattato domenica sera, intorno alle 20.30, mentre nella cittadina rivierasca del Golfo di Policastro era in corso la processione in onore dell’Immacolata Concezione. Una segnalazione aveva allertato da qualche settimana i carabinieri del maresciallo Orelio Tassone. I due coniugi, gestori di un servizio noleggio attrezzature balneari, avevano denunciato di subire continue minacce di morte e di gravi ritorsioni personali e familiari da due fratelli (N. D. e C. D. rispettivamente 47 e di 32 anni) e da Cosimo Giannattasio, pescatore trentottenne, finito ieri mattina agli arresti. I tre avrebbero preteso una tangente di oltre un migliaio di euro per consentire ai coniugi di svolgere la loro attività sulle spiagge della Masseta del comune di San Giovanni a Piro, da versare anche con rate giornaliere di 150 euro. Le minacce, secondo la denuncia dei coniugi, andavano avanti già da qualche mese. Sono immediatamente scattate le indagini dei militari del Nucleo operativo e radiomobile di Sapri, con pedinamenti in borghese delle persone denunciate e appostamenti suoi luoghi dove sarebbe avvenuta la consegna del denaro richiesto. Dopo una serie di tentativi andati a vuoto, i militari avrebbero colto in flagranza di reato Giannattasio, l’uomo incaricato della riscossione. La consegna del denaro sarebbe avvenuta su una barca attraccata al porto di Scario. L’uomo sarebbe stato bloccato con la somma di 150 euro suddivisa in banconote preventivamente fotocopiate. I dati raccolti dai carabinieri della Compagnia di Sapri hanno permesso di accertare le gravi responsabilità del trentottenne pescatore del luogo che è stato arrestato per estorsione aggravata e continuata e portato nel carcere di Vallo della Lucania. Coordina le indagini il sostituto procuratore della Repubblica Renato Martuscelli. Allo stesso Tribunale diretto dal procuratore Alfredo Greco sono stati denunciati in stato di libertà, in concorso con l’arrestato, gli altri due pescatori. Una vicenda che ha suscitato clamore e indignazione nella comunità di Scario: un luogo conosciuto per le sue bellezze paesaggistiche e fino a ieri lontano dalla cronaca per simili vicende giudiziarie.

Mario Fortunato, Il Mattino