La Nocerina vince, ma quanta sofferenza

Nocera Inferiore. Niente arriva senza sofferenza. Ti chiami Nocerina e allora? Dall’altra parte c’è Impagliazzo che nella vita normale fa il vigile ed è quindi pronto ad alzare la paletta anche di domenica, sperando nello stop di chi è più attrezzato. La Nocerina sa soffrire e vince, con merito calcolando le occasioni avute, anche se c’è da migliorare qualcosa per arrivare al top, cioè alla squadra che deve vincere, non stravincere, perché la squadra di marziani in serie D spunta una volta tanto e quando spunta va guardata tra l’ammirazione e il sospetto. Inizio con Magliocco al cross da sinistra e la finalizzazione alta di Cavallaro. Al 6’ si fa vedere Moro in progressione, tiro fermato in due tempi da Cozzolino.
• Però l’Ischia di rimessa fa paura sul traversone di Trofa e la conclusione ciccata in modo balordo da Capuozzo. Tocca alla testa fuori bersaglio di Magliocco dar brividi al 13’ per Cozzolino sorvegliante. Ma quando Cavallaro trova il corridoio giusto, tocca al portiere isolano salvare sul sinistro ravvicinato di Magliocco. Si apre un’autostrada per Bianco, che approfitta della colossale distrazione della catena di destra Mazzei-Capezzuto per infilarsi e piazzare il diagonale vincente alle spalle di Galeano.
• Reazione immediata. Tra un sussulto di Capezzuto e un Magliocco fuori. Ancora Magliocco al 34’ su lancio di Parlagreco: respinge Cozzolino. La Nocerina arriva senza soverchie difficoltá alla conclusione o alle premesse di conclusione. Però la ricerca del qualcosa in più mal si concilia con l’esigenza più classica del pallone: buttarla dentro. E pratico al massimo si mostra il tanto discusso Moro, quando su angolo salta e schiaccia di testa come un animale da gol. Amen, è 1-1.
• Esaminiamo le pecche: Nocerina schiacciata in fase difensiva, incapace di anticipare le mosse alzando la linea al momento giusto. Tutti pensano al rigore quando al 36’ Moro viene atterrato da Cozzolino. Anche l’arbitro. Non il guardalinee che segnala altro. E’ il tempo di Moro: scalda le mani al portiere su apertura calibrata di Cavallaro.
• Secondo tempo con incursione di Capuozzo frenata all’ultimo istante e successive proteste ischitane per presunto mani in area. Emergono ancor di più carenze pure sul sinistro basso di casa. Dopo l’ingresso di Mangiapane, tocca a Cavallaro con tiro da fuori inaugurare la seconda pagina del taccuino casalingo. Al 15’ Ussia cambia doppio: dentro De Rosa e Stheinhaus, fuori Moro e Mazzei. Il ritmo d’offesa dei padroni di casa cala, la squadra si allunga, i reparti non tengono le distanze ma c’è gran voglia di vittoria. L’Ischia si difende con ordine, trema solo quando si fa male Alvino (colpo alla testa, necessaria l’ambulanza). Con il lanternino a caccia dell’episodio. Arriva al 32’: Capezzuto gira al centro un pallone che tutti lasciano, compreso Cozzolino: è sorpasso. La Nocerina si infiamma. Cavallaro, De Rosa, Magliocco e Stheinhaus insidiano la porta avversaria difettando di mira. Vince il più forte, soffrendo ma meritando. Calcio semplice e di lettura ovvia. Almeno stavolta. (Marco Mattiello)