Perseguita e violenta la sua ex, preso

 Cava dei Tirreni. È stato arrestato di nuovo come era accaduto il 20 agosto scorso: poco più di un mese e Giovanni Ragosta, 29enne pregiudicato già noto alle forze dell'ordine per reati di violenza allo stadio, torna agli arresti domiciliari con l'accusa di lesioni personali e volontarie, violenza privata e tentata violenza carnale nei confronti dell'ex moglie. Ieri gli agenti del commissariato di polizia, diretto dal vicequestore Pietro Caserta, lo hanno fermato ed arrestato eseguendo così l'ordinanza di imposizione della misura cautelare in arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Salerno Ufficio Gip. Come si ricorderà il Ragosta era tornato in libertà grazie ad un vizio di forma, sollevato dal suo legale, l'avvocato Mario Secondino in occasione del Ricorso al Tribunale delle Libertà. La notifica dell'udienza, infatti, non era stata recapitata in tempo e il giovane fu scarcerato. Ora a distanze di settimane il giudice ha deciso di firmare una nuova ordinanza per evitare che gli episodi di violenza continuassero. La vicenda di Ragosta segue di sole 24 ore l'episodio analogo che ha visto come protagonista un uomo, M.F. di 46 anni di Passiano, arrestato dagli uomini guidati dal vicequestore Caserta nella giornata di lunedì per violenza nei confronti dell'ex moglie questa volta per scopi estorsivi. Per Ragosta la storia sembra a tratti diversa: stessa la violenza, simili i raptus di follia, ma non il movente. Ragosta non si sarebbe rassegnato alla separazione dalla moglie. Appena sei mesi fa l'aveva scaraventata a terra, strappandole le buste della spesa e spegnendole sul volto un mozzicone di sigaretta. A svelare i contorni della triste storia di violenza è stata la donna, stanca e ormai timorosa per le continue aggressioni perpetuate dal suo ex marito. Chantal per mano dei suo avvocati (i legali Enrico Farano, Alfonso e Marco Senatore) presenta una serie di denunce circostanziate. La donna racconta di essere perseguitata dal suo ex marito, sposato circa 5 anni fa e da cui ha avuto anche una bambina. La vita altalenante del marito, i suoi problemi di dipendenze e i guai con la giustizia l'avevano costretta a lasciarlo. Ad aiutarla il padre e la madre che le sono vicini. L'incubo però non è finito. Nelle sue denunce la donna racconta di essere pedinata dal marito fin sotto casa, di quando al ritorno della spesa aveva dovuto subire una scenata di gelosia finita in un tentativo di violenza e lesioni al volto con un mozzicone di sigaretta. Ma non basta. A finire coinvolto nelle aggressione è anche il padre di lei, più volte costretto a difendere la figlia e a dover arrivare a fare a botte con il suo ex genero. Gli agenti, diretti dal vicequetore Caserta si mettono a lavoro. Dopo mesi e mesi di indagini l'autorità giudiziaria ha emesso un provvedimento restrittivo nei confronti del Ragosta per evitare che gli episodi di violenza potessero perpetuati ancora. Poi il ricorso al Riesame ed ora un nuovo provvedimento restrittivo. Ragosta ha alle spalle diverse denunce e arresti per violenza negli stadi scoppiati a Taranto, come a Verona.