ASL SA1 :Protesta per i Tagli, poche centinaia di persone in corteo a Pagani

 

 La giornata della protesta per i tagli agli ospedali salernitani ha un doppia immagine: quindicimila persone nelle vie di Sapri, poche centinaia di persone in corteo a Pagani.

 

Poche centinaia di persone al corteo organizzato per protestare contro la decisione della giunta regionale della Campania, di "sopprimere" l'ospedale civile "Andrea Tortora" di Pagani dalle strutture ospedaliere della provincia di Salerno. La manifestazione che ha recato non pochi disagi alla viabilità è stata un vero e proprio "flop". Al seguito del corteo, capeggiato dal sindaco di Pagani, Alberico Gambino, dal sindaco di NOCERA Inferiore, Antonio Romano e dal sindaco di Sant'Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri, nessuna scuola cittadina, pochi operatori sanitari e pochissimi cittadini. Poche parole, su due striscioni, realizzati dalle uniche due organizzazioni sindacali presenti, la Cgil e la Cisal, "Contro i tagli difendiamo l'ospedale "Andrea Tortora" di Pagani". La battaglia che doveva diventare di tutti è diventata, forse, solo delle istituzioni. «Sono amareggiato – ha urlato uno degli infermieri dell'ospedale paganese presente al corteo – Doveva esserci tutta Pagani, invece, siamo solo pochi. La gente non ha capito che dal 30 giugno prossimo avranno perso un ospedale». «Chi ha redatto questo piano – ha spiegato il sindaco di NOCERA Inferiore, Antonio Romano – è ancora nei tempi di recupero». Ancora più incisivo l'intervento del sindaco di Pagani, Alberico Gambino, intenzionato a ricorrere addirittura alle vie legali, per vedere "bocciato" il piano presentato dall'assessore regionale alla sanità, Angelo Montemarano. «Civilmente stiamo dimostrando che questo territorio non ci sta a subire passivamente questa ennesima mortificazione» ha spiegato il primo cittadino di Pagani. Amareggiati i medici del nosocomio che da qui a pochi mesi potrebbero essere trasferiti presso altre strutture della provincia. «Ho visto la piastra d'emergenza del nostro ospedale – ha spiegato il dottor Marco Cianciullo del reparto di Medicina d'Urgenza – è mi piange il cuore pensare che una così modera e tecnologicamente avanzata struttura, dove sono stati investiti tanti soldi, possa diventare cosa? Una scuola ? Un centro? Questo territorio ha bisogno di ben altro. Solo io eseguo mille interventi ambulatoriali all'anno. Mi chiedo dove andranno, ma soprattutto quanto tempo dovranno aspettare i pazienti per poter avere diritto a curarsi».

 La giornata della protesta per i tagli agli ospedali  ha un doppia immagine: quindicimila persone nelle vie di Sapri

 

Sapri. Passione, rabbia e senso civico a Sapri, sfilata istituzionale senza partecipazione popolare a Pagani, dove sarebbe dovuto scendere in piazza l’agro ncoerino sarnese Cominciamo da Sapri. Per l’ospedale “Immacolata” è prevista la chiusura della Rianimazione e dell’Unità Coronarica e lo smembramento dell’Emodialisi. Al corteo presenti tutti i sindaci del Golfo di Policastro, oltre che il sindaoo di Agropoli, Alfieri – in fascia tricolore e con in testa gonfaloni dei Comuni- i due presidenti delle Comunità montane del Bussento e del Vallo di Diano. Serrata dei commercianti in tutto il territorio del Bussento. Oltre 1.500 le schede elettorali raccolte e che saranno inviate per protesta al Presidente della Repubblica; più di 5.000 le sottoscrizioni per chiedere il rispetto del diritto alla salute che può essere garantito solo attraverso una struttura ospedaliera efficiente. Tantissimi gli striscioni e gli slogan contro la politica dei tagli. Nel mirino il governatore Bassolino, il vicepresidente Valiante e l’assessore alla Sanità Montemarano. Al governo regionale è stato inoltrato un telegramma di richiesta di un incontro entro tre giorni, diversamente si proseguirà con la lotta. Eccellente il servizio d’ordine predisposto da carabinieri, guardia di finanza, vigili urbani, polfer e polstrada. Una folla immensa si è riversata ieri mattina nella cittadina capofila del Golfo. I primi ad arrivare con fischietti e bandiere sono stati gli iscritti della Cgil guidati da Gerardo Triani. Sul lungomare i discorsi: quelli di Marco Martorano, medico ospedaliero e che insieme all’ex sindaco Giuseppe Del Medico aveva denunciato già qualche anno fa i rischi che correva l’ospedale saprese. Dure accuse nei confronti delle politica regionale dal sindaco D’Agostino. «Una grande tristezza, per me la più grande sconfitta. Siamo tutti colpevoli di aver mantenuto nella Giunta regionale una classe di inetti» ha detto polemicamente D’Agostino. Durissimo il richiamo del sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato ai suoi colleghi. «Questo territorio sono quarant’anni che viene mortificato. Non ci hanno rispettato perché noi ci siamo venduti». Drammatiche le testimonianze di due mamme, Caterina Rizzo di Tortorella di Ines Iannaco di Sapri .

fonte dal mattino.it servizio di Lucia Trotta e Mario Fortunato