Nocera Inferiore. Un intero settore vuoto e desolato, quello del tifo, dove si annidano sogni e passione. La curva sud sarà come il deserto domenica prossima quando al San Francesco farà visita il Fasano. Lo hanno deciso tutti i gruppi organizzati della torcida rossonera rendendolo noto attraverso grandi manifesti con cui hanno tappezzato le mura delle due Nocera. Mai una forma di protesta così plateale s'era verificata nell'ultimo ventennio, nemmeno dopo il fallimento di fine anni 80 e la ripartenza dai campi polverosi dell'Eccellenza. Ma la misura è ormai davvero colma ed ha portato alla drastica e sofferta decisione dei gruppi organizzati: maturata a margine di una lunga ed intensa riunione tenutasi nella serata di lunedì. "Diserzione": titola il manifesto esposto per le vie cittadine e firmato curva sud (chiaro segnale che la scelta è stata condivisa dall'intero movimento del tifo organizzato). Si sciopera, dunque, e si lasciano le gradinate della curva vuote: e non c'è un termine ultimo entro il quale far rientrare la protesta. Si procederà ad oltranza, fino a quando il calcio non sarà trattato con competenza, fino a quando non arriveranno risultati importanti, fino a quando non sarà cancellata l'umiliazione subita dopo il 6 a 2 interno col Pomigliano. Destinatari del manifesto di protesta dai contenuti particolarmente duri sono i vertici societari: «Siamo stanchi di sentire chiacchiere inutili e false promesse, dietro cui presidenti e dirigenti incompetenti nascondono le proprie responsabilità per l'ennesima annata deludente». E questo è soltanto uno dei passaggi del duro sfogo, che continua così: «Siamo stufi di presentazioni e risultati scadenti e mortificanti che infangano il nome della Nocerina, stufi di sentire di tanto decantato amore per i nostri colori da parte di persone che usano la Nocerina per fini lucrativi, politici e d'immagine per la propria attività commerciale. La tifoseria merita fatti concreti, maggior rispetto, palcoscenici migliori e soprattutto gente migliore. Perché nome, storia e tradizione – concludono i gruppi organizzati della Curva sud – non sono valori che meritano di essere disonorati e derisi». La frattura, insomma, tra la società e la parte calda del tifo è ormai profonda e difficile da risanare. Pretendono chiarezza e serietà i tifosi e fino a quando non saranno accontentati lasceranno il San Francesco orfano della loro "voce". Difficile metter toppe in un rapporto ormai deteriorato, se non attraverso una programmazione seria, se non attraverso la volontà concreta di ritornare tra i professionisti. La mancanza di ruoli ben definiti, di strategie chiare, di risultati soddisfacenti ha fatto scattare la protesta. E non è bastato il 4 a 0 di Bitonto (prima partita sulla panchina rossonera per Matteo Pastore) per farla rientrare, o almeno ridimensionarla. Vogliono di più i tifosi della Nocerina, ormai logorati da anni di mortificazioni.
Separazione delle cariche tra De Marinis e Citarella
La protesta degli ultrà nocerini è chiaramente rivolta alla società e non è un caso che sia esplosa proprio all'indomani della separazione di cariche tra De Marinis e Citarella, col primo ritornato unico presidente ed il secondo chiamato ad occuparsi del settore giovanile. Il malumore da tempo serpeggiava nell'ambiente rossonero e lo sciopero del tifo non avrà colto poi tanto di sorpresa Giuseppe De Marinis, che s'è sbilanciato, ha promesso rinforzi in tutti i reparti e dichiarato di credere ancora nel salto di categoria. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.
articolo di filippo zenna