Quattordici anni, pestato per pochi euro

Ha chiesto aiuto ad una pattuglia dei carabinieri in servizio di controllo del territorio. Era in compagnia di due amici e sanguinava. I militari della compagnia di Salerno hanno subito chiesto l’intervento di un’ambulanza e lo hanno accompagnato in ospedale dove il 14enne ha denunciato di essere stato aggredito, derubato e picchiato dal branco. «Erano sei o sette ragazzi – ha detto il giovane – me le hanno date per prendere i soldi, pochi spiccioli». Medicato e refertato al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo, il ragazzo ne avrà per sette giorni: ha difatti riportato contusioni al setto nasale. Il fatto sarebbe accaduto in piazza San Francesco, all’altezza del bar Love Story. Un racconto che, se da un lato getta l’allarme in città per la violenza con la quale avrebbe agito il branco, dall’altro vede i militari dell’Arma andarci molto cauti. Non si esclude, difatti, che il ragazzino abbia potuto litigare con qualche coetaneo per futili motivi per poi inventarsi la violenza del branco. A insospettire i carabinieri è il fatto che, pur essendoci con lui anche due amici, il 14enne ferito sia stata l’unica vittima della gang. Secondo il racconto del 14enne sarebbe accaduto tutto improvvisamente. Anche l’aggressione sarebbe durata soltanto pochi minuti. Il minore ha raccontato di essere fermo vicino al bar con due amici quando, ad un tratto, è stato avvicinato da un gruppo di ragazzi, tra i sei e i sette in tutto. Questi, con fare minaccioso avrebbero prima urlato di dargli soldi e cellulare poi, dinanzi alle resistenze della vittima, si sarebbero scagliati contro di lui picchiandolo selvaggiamente e poi fuggendo via per le stradine limitrofe facendo perdere le proprie tracce. Ammutoliti e spaventati anche i due amici del 14enne i quali, secondo quanto raccontato ai carabinieri, non avrebbero avuto ne il coraggio e neanche il tempo per reagire. Un fenomeno in crescita quello delle baby gang secondo i dati diffusi dal Viminale nel rapporto dello scorso anno dove si parla della delinquenza giovanile come un problema «d’interesse emergente». I delitti commessi da questi gruppi spaziano dalle estorsioni alla rapine da strada, spesso associate a percosse e lesioni, ai furti, alle risse, alle violenze sessuali nei confronti delle ragazze legate agli appartenenti a gruppi opposti, al vandalismo. Le vittime sono spesso coetanei, giovani e giovanissimi, e questo – sottolinea il Viminale nel rapporto – «impone un’attenzione ancora maggiore al fenomeno ed ogni possibile sforzo per contrastarlo». Anche se il fenomeno, stando sempre ai dati ministeriale, sembra aver preso piede maggiormente nei capoluoghi di provinciale del Nord e del Centro Italia. Meno al Sud. pe.car.

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