Un proiettile in una busta anonima con un foglio scritto con lettere ritagliate dai titoli di giornale: «Antonio Iannone, lascia stare la politica: sei un morto che cammina». Nella buca delle lettere della federazione provinciale, di An in via Roma, ieri mattina un impiegato ha ritrovato la lettera senza indirizzo. È stato l’elemento che ha immediatamente insospettito i funzionari del partito: una lettera senza indirizzo e mittente non lascia molti dubbi sul contenuto. Appena aperta la busta, sul tavolo del coordinatore Antonio Iannone, la conferma: non era pubblicità, né uno scherzo. La busta conteneva un foglio con una scritta minacciosa. Poche frasi intimidatorie composte con lettere ritagliate dai quotidiani, Ma sul fondo della busta c’era anche un proiettile, un’inequivocabile minaccia. Iannone ha presentato immediatamente denuncia in questura. Sono stati effettuati controlli nella sede del partito, ispezionata anche la buca delle lettere a caccia di indizi, sono state rintracciate le persone che frequentano il palazzo a quell’ora del mattino (proprio davanti alla sede della camera di commercio). Al momento non ci sarebbero testimoni in grado di fornire elementi utili all’inchiesta. La polizia scentifica ha avviato gli accertamenti sul proiettile ritrovato nella busta che è stato sequestrato insieme al foglio. Un fascicolo è stato aperto dalla procura. Si è poi ricostruito l’accaduto. Intorno alle 8,30 la posta è stata ritirata dalla buca delle lettere che si trova nell’androne del palazzo. Nessuno ha visto chi ha inserito il messaggio nella cassetta, la busta non è stata inviata per posta. Qualcuno ha provveduito a depositare il plico direttamente nella buca. Anche da questo particolare non secondario si proverà a risalire agli autori del gesto. Antonio Iannone, imprenditore, da anni impegnato nel partito, da un anno commissario provinciale di An,ha sempre svolto la sua attività conservando un profilo di moderazione. Molto apprezzato proprio per la compostezza e la sobrietà dei toni, intrattiene rapporti con esponenti anche di schieramenti lontani dalla sua posizione politica. «Non sono preoccupato se non per i miei cari, si tratta di un atto ignobile che non mi spaventa», dice Iannone. Immediati anche gli attestati di solidarità nei confronti di Iannone. Telefonate gli sono giunte dal ministri Giorgia Meloni e Ignazio La Russa, dai parlamentari Fasano e Paravia, dagli esponenti del partito locale e da Edmondo Cirielli, candidato alla Provincia che considera Iannone suo braccio destro e riferimento principale sul territorio.
Fonte: Il Mattino