ROCCAPIEMONTE : Picchiava mamma e sorella, arrestato

Roccapiemonte. Picchia selvaggiamente madre e sorella per estorcere i soldi per poi acquistare la dose di droga: in manette un diciannovenne di Roccapiemonte. É una storia di ordinario degrado quella consumatasi fra le mura domestiche di un appartamento al centro della cittadina dell'agro nocerino e che ha visto protagonista un giovane, incensurato, di soli 19 anni. A finire in manette A.F., disoccupato, senza precedenti penali e non segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti. L'ipotesi più accredditabile, come emerge da fonti investigative, è però proprio che il ragazzo fosse solito maltrattare la madre quarantacinquenne e la sorella di appena diciotto anni per farsi consegnare il denaro utile ad acquistare dosi di stupefacente. Le accuse da cui adesso A.F. dovrà difendersi davanti ai giudici che gli hanno costato l'arresto, sono quelle di maltrattamenti in famiglia, estorsione, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale. Concitate le fasi dell'arresto operato ieri mattina dai carabinieri della stazione di Castel San Giorgio in collaborazione con i colleghi della compagnia di Mercato San Severino. I militari dell'Arma sono stati allertati dalla richiesta d'aiuto giunta telefonicamente dopo che nell'appartamento di Roccapiemonte si stava scatenando il putiferio. Probabilmente ad avvisare i militari saranno stati proprio i vicini preoccupati che questa lite, più violenta del solito, potesse degenerare in qualche episodio più grave. Giunti sul posto i carabinieri hanno trovato infatti il diciannovenne intento a malmenare violentemente la madre e la sorella. Gli uomini in divisa hanno dovuto faticare non poco per placare le ire di A.F. che, alla vista dei militari, si è letteralmente scagliato contro di loro opponendo resistenza e lanciando all'indirizzo degli uomini della benemerita ingiurie e frasi minacciose. Dai successivi accertamenti è emerso che la situazione pare si protraesse da tempo. La madre e la sorella del diciannovenne hanno infatti raccontato agl'investigatori che le minacce e le percosse erano ormai da tempo divenute un'abitudine in quella casa e che, fino ad allora, le due malcapitate non avevano avuto il coraggio di ribellarsi. É stato anche necessario il trasferimento in ospedale delle due donne che sono state medicate per ferite, giudicate guaribili in tre giorni, riportare prevalentemente al cranio e all'addome.

 

 

 

fonte ilmattino.it servizio a cua di Gianpaolo Ricca