Madonna delle Galline: le nuove regole

Pagani. Sette regole per contribuire a ridare senso e credibilità alla festa della Madonna delle Galline. Il «clero di Pagani», scrive ai fedeli della città e detta alcune indicazioni per riportare ad un maggiore stato di sacralità, la festa della Madonna del Carmine, detta delle Galline. Per i sacerdoti diventa indispensabile che ogni comunità parrocchiale, nel corso della quaresima o nei giorni precedenti alla festa, preveda momenti di catechesi, secondo le modalità ritenute più idonee dai singoli consigli pastorali parrocchiali. Nel santuario poi, approfittando della tradizionale pratica dei venerdì di quaresima, il clero cittadino chiede che sia svolta un'adeguata catechesi biblica sul senso della festa che potrebbe essere tenuta a rotazione dai parroci della forania. «Circa la devozione dei toselli – scrivono – la loro apertura sia anticipata al venerdì precedente la festa, in concomitanza con la tradizionale apertura delle porte del Santuario o nelle ore successive e comunque entro il venerdì sera. Questa scelta permetterà alla processione, fatta nella giornata della domenica, di procedere più speditamente dando la possibilità di non appesantire il suo percorso». Lo scorso anno, infatti, la lunga processione rischiò, per la folla accalcata lungo le strade del centro, e la distrazione di qualche venditore ambulante, di danneggiare la statua della Vergine delle galline. Tradizionalmente la processione della Madonna, verso le ore 11,30 transita per la zona storica di Barbazzano. Quest'anno, considerato che l'area si è sviluppata oltre la statale 18, è stata prevista una sosta prolungata presso il piazzale di Parco Arancio in via Filettine, dove i sacerdoti chiedono ai fedeli del parco, e quelli vicini, di radunarsi per una liturgia della Parola, animata dalla comunità parrocchiale di S.Sisto II. La processione riprenderà il percorso previsto e verso le ore 13,00 sosterà nuovamente, dopo la pausa pranzo, presso la chiesa del Carmine, da dove la processione riprenderà alle ore 15,00 dopo una liturgia della Parola del parroco, don Vincenzo Di Nardi. «Per evitare che intere zone della città siano private della gioia di vedere passare per le loro strade l'effige della Madonna – scrivono i sacerdoti – si metta in atto quanto previsto da anni dal decreto vescovile sulle feste religiose. Ossia, si eviti di transitare con la processione più volte per la stessa strada». Non varia, come da tradizione, la pausa delle 19,30 in piazza S. Alfonso dove si svolge il tradizionale scambio delle galline e dei colombi, che era uso fare il Santo dottore della Chiesa, per far proseguire poi, la processione in maniera assolutamente solenne verso il Santuario.

Fonte: Il Mattino