Alcuni primari dell’ospedale di Nocera Inferiore hanno lanciato un accorato appello per salvare la struttura sanitaria chiamando in causa la classe politica locale, invitata a intraprendere azioni a difesa del nosocomio. L’appello è stato rivolto in particolare all’avv. Guido Verderosa, funzionario dell’ex Asl Salerno 1 (confluita nell’Asl unica di Salerno), e per questo competente della materia e particolarmente sensibile all’argomento.
Da più parti, secondo i camici bianchi, stanno arrivando chiarissimi segnali che rivelerebbero l’intenzione dei vertici dell’Asl di Salerno di “impoverire” l’ospedale di Nocera Inferiore per potenziare le strutture del Vallo e del Cilento.
Nel corso di alcune riunioni avute nella sede principale di Salerno i medici hanno ricevuto le prime avvisaglie. Nell’ambito del processo di riorganizzazione della sanità Campana imposto dal piano sanitario regionale potrebbero oltre a chiudere reparti e diminuire posti letto, l’Umberto I potrebbe perdere definitivamente strutture di eccellenza. Apparecchiature, tecnologie e professionalità di assoluto valore potrebbero essere trasferite in altri ospedali della zona Sud della provincia di Salerno. Il pericolo è che si appresterebbero a diventare ospedali di livello superiore nosocomi ubicati in zone scarsamente popolate e decentrati, mentre l’Agro nocerino-sarnese, una zona densamente popolata nella quale traffico intenso, elevata industrializzazione del territorio, critiche condizioni di vivibilità ambientale, determinano rischi e minacce per la salute e l’incolumità pubblica.
Per evitare che un ospedale come quello di Nocera Inferiore finisca col diventare un piccolo ospedale secondario, di provincia, a vantaggio di ospedali che fino a qualche mese fa sembravano destinati ad essere seriamente ridimensionati, i primari dell’Umberto I nei prossimi giorni terranno un incontro pubblico al quale Guido Verderosa ha intenzione di partecipare attivamente: “Se ciò che mi è stato riferito corrisponde al vero –e non potrei credere altrimenti, fino a prova contraria- si intuisce una regia ben precisa, sicuramente riconducibile a figure di primo piano nel governo regionale, come il vice presidente della Giunta Regionale Antonio Valiante. E’ un dato di fatto, come si apprende ogni giorno dai giornali, che gli ospedali del Vallo e del Cilento sono molto spesso al centro dell’attenzione. Sindacati, sindaci e politici della zone promettono dovunque miglioramenti, e rassicurando sui tagli e sulle chiusure imposte dal piano sanitario. Ma l’Agro, per le eccellenze che ha raggiunto in alcuni campi, per le professionalità che vanta, e per l’alta concentrazione di abitanti, non può essere certamente depotenziata”. A giorni la riunione dei primari. Sono attesi ulteriori sviluppi della situazione.