Avevano chiesto il pizzo ad un commerciante di Nocera Superiore per sostenere la latitanza di Alfonso Prudente, pregiudicato del luogo di 49 anni, finito però in carcere il 16 dicembre scorso per associazione per delinquere, dopo il pronunciamento della Corte di cassazione.
I carabinieri della compagnia di Nocera Inferiore hanno eseguito oggi due ordinanze di custodia in carcere che hanno raggiunto il il pregiudicato, rinchiuso nel carcere di Spoleto ed il figlio di Antonio di 28 anni. I fatti risalgono a qualche mese prima dell'arresto di Antonio Prudente. Padre e figlio si erano recati da un commerciante di Nocera Superiore, imponendogli di pagare la somma di 2.000 euro. Del denaro pattuito, era stata intascata soltanto una prima tranche di 400 euro.