Lunedì si è tenuto un importante consiglio comunale a Nocera Superiore. Sono state trasmesse ben otto interrogazioni relative a serie problematiche: spazzamento delle strade; gestione e regolamentazione delle aree di sosta a pagamento; dissesto di numerose strade; blocco totale dell’ufficio tecnico comunale per mancanza di personale; chiusura del centro sociale oramai da mesi. Antonio Sessa, consigliere comunale in quota al Pdl ha presentato due interrogazioni. La prima fa seguito ad una richiesta trasmessa nel marzo 2009 dai residenti del tratto di via Nazionale all’altezza dell’incrocio di via Cuparella Pareti: è stata richiamata l’attenzione sullo stato del ponticello che, dalla SS 18, attraversa l’alveo del torrente Cavaiola e conduce alle loro abitazioni. I residenti della zona, oramai dodici mesi fa, avevano richiesto una verifica statica del ponticello, ma non hanno finora ottenuto risposta.La seconda interrogazione presentata da Sessa riguarda l’ex area container di via Risorgimento, in località Pucciano, una zona ormai letteralmente abbandonata. «Da circa 30 anni – afferma il consigliere Sessa – quella di via Risorgimento è un’area che rappresenta una sorta di “cavallo di battaglia” per la campagna elettorale di qualche consigliere comunale in carica, in quota Udc, che ad un anno delle elezioni si è già dimenticato di quella zona. Infatti, in aula consiliare non ha mai evidenziato il problema, né ha mai condiviso la mia interrogazione, probabilmente non avendo avuto ordine di intervenire in merito».Accuse ben mirate quelle di Antonio Sessa, che ne ha anche per l’attuale maggioranza governativa di Nocera Superiore, rea «di non discutere concretamente delle problematiche del territorio comunale e di aver risposto alle nostre interrogazioni con un silenzio impassibile; sottraendosi ancora una volta alle proprie responsabilità, si è dimenticata dell’importante ruolo che ognuno dei suo componenti ricopre. L’attuale maggioranza – conclude velenosamente Sessa – riesce solo ed esclusivamente a fare politica da bar».