Il Consigliere Comunale Giancarlo Giordano, appartenente al gruppo UDC, in merito alle ultime vicende politiche aventi come oggetto la raccolta firme per la sfiducia del Sindaco e la relativa convocazione del Consiglio Comunale, fa alcune riflessioni.
“Premesso che – ha spiegato Giordano – il sottoscritto ha militato in Consiglio Comunale per otto anni, dove, eletto nella lista dell’UDC nel 2002, oggi si ritrova ancora all’opposizione e siede nella stessa sedia nella quale si trovava quando è stato eletto la prima volta, e milito ancora nello stesso partito di appartenenza; entrando nel merito della questione, voglio spiegare ai cittadini di Nocera Inferiore alcuni particolari in riferimento alla vicenda che ha portato alla convocazione del Consiglio Comunale per discutere della sfiducia al Sindaco.
Quando si vuole sfiduciare un sindaco, non bisognerebbe utilizzare troppi stratagemmi:
per prima cosa si è pensato di mettere a disposizione tre giorni per la firma dal notaio, a mio avviso una decisione inopportuna e senza senso; si è protocollato un documento di sfiducia senza aver raccolto le sedici firme; ma ancora più grave si è deciso di abbandonare il Consiglio Comunale, in quel giorno gremito di persone, senza spiegare ai cittadini che purtroppo erano venuti a mancare nell’opposizione due consiglieri comunali e che la firma del Consigliere Guerritore non era valida perché Cioffi aveva già prodotto ricorso in merito alla questione.
Quando si mette in piedi un coordinamento dell’opposizione e si nomina un coordinatore, non ci si deve riunire solo per parlare di sfiducia del sindaco. Forse anche quello si deve fare. E non si deve forzare la mano quando non esistono i numeri per la sfiducia.
A parer mio il coordinamento deve servire anche a proporre progetti e programmi a favore della Città e dei cittadini. Il coordinatore deve essere la persona avere la capacità di compattare e aggregare i gruppi consiliari e i relativi consiglieri comunali. Non deve essere oggetto di personalismo. Con queste cose non si va avanti. Ci vuole un gioco di squadra. È una mia riflessione. Io rimango per coerenza politica all’opposizione e nel mio partito di appartenenza. E sono pronto, come sempre ho fatto, a cercare di risolvere i problemi dei cittadini, anche dall’opposizione. Sono pronto a votare argomenti importanti per la Città anche insieme alla maggioranza, come ho fatto per il Piano Casa ad esempio. E sarò critico con l’Amministrazione quando non verranno presi in considerazione argomenti che riguardano il bene della Città e dei cittadini”.