Un “Fioreincanto”, la bella e brava Fiorenza Calogero. Non poteva che essere rapito dalla voce soave, il pubblico presente alò terzo appuntamento con Avanteatro, giunto alla sua quinta edizione. Le officine Giulio Raiola di via Enrico Fermi, gremite di appassionati di musica classica napoletana, hanno riecheggiato per due ore e mezza della voce soave e delicata dell’artista accompagnata dai maestri Aniello Palomba alla chitarra, Gianluca Falasca al violino, Domenico Guastafierro al flauto, Luca e Antonio Iovino alle tammorre.L’artista che, a soli 32 anni vanta un curriculum di tutto rispetto, ha ripercorso l’intero panorama del repertorio classico napoletano coinvolgendo anche i presenti, scendendo tra il pubblico e cantando con la gente. Di bianco vestita, come una sposa, ha incantato e condotto nelle segrete delle melodie, dalle villanelle alle tammorre, rivisitate e personalizzate.Una presa delicata ma imponente del palco ed un affascinante ritmo, l’artista ha predominato per questo terzo appuntamento in cartellone realizzato dal direttore artistico Gianluigi Esposito che da anni aveva corteggiato la Calogero per averla nel suo programma.Ancora una volta Avanteatro fa da padrone a tutti gli appuntamenti culturali, confermandosi così come polo attrattore di spettacolo e cultura.