Festa patronale, partito un sos alla Provincia

Non solo un momento di intensa religiositá, ma «una rinnovata riscoperta dell’identitá che si perpetua», di anno in anno. Così gli appuntamenti priscani secondo il sindaco Antonio Romano. • Ci crede l’amministrazione nella festa in onore di San Prisco, patrono della cittá. Ci ha creduto tanto che ha destinato circa 10 mila euro ad un evento che, oggi, irrobustisce la sua valenza inserendosi nell’anno giubilare straordinario legato alla riapertura al culto della cattedrale del Vescovado. Ci ha creduto e ci crede, immaginando che la cittá possa trovare, giá dal prossimo anno, un concreto sostegno anche nell’ente provinciale. L’eventuale patrocinio da parte di palazzo Sant’Agostino alle celebrazioni priscane non significherebbe finanziare una festa qualunque. • E non andrebbe contro quella filosofia dello stop ai mini contributi proclamato da Cirielli. San Prisco richiama le origini antiche della chiesa dell’intero Agro e rilancia il ruolo di capofila della cittá, come ha sottolineato il sindaco di S. Valentino, Felice Luminello, domenica sera accanto al collega Romano alla processione solenne alla quale, per conto dell’amministrazione provinciale ha preso parte l’assessore Adriano Bellacosa cui è stata affidata la proposta di istituzionalizzare la festa patronale. Una concorrenza di elementi non trascurabile in un territorio che si appresta a celebrare la prima borsa internazionale del turismo religioso. Bellacosa ha detto: «Quella di San Prisco è la festa di uno dei "centri" della grande cittá dell’Agro».

l'articolo è tratto dall'edizione on line del quotidiano LA CITTA' di SALERNO dell'11 Maggio 2010

l'articolo è di Patrizia Sereno