CAVA DE’ TIRRENI – Un regolamento di conti, fissato via sms: l’appuntamento, come indicato dal messaggio ritrovato sul cellullare, era in via XXV Luglio nei pressi del Mc Donald's a metà strada tra Cava e Nocera Superiore. È stato qui che la notte tra lunedì e martedì scorsi è scoppiata una lite violenta tra una quindicina di giovani di Nocera Superiore e sette cavesi. Tutti studenti, tutti, o quasi tutti, armati con mazze da baseball, bastoni e finanche una cazzottiera, ovvero un tirapugni con nocche d’acciaio: un vero e proprio armamentario per risolvere una questione che, stando alle prime ricostruzioni, è riconducibile all’eterna rivalità calcistica tra le due città.
Ad evitare la peggio è stato il pronto intervento di una gazzella dei carabinieri della Tenenza di Cava de’ Tirreni, diretta dal tenente Vincenzo Tatarella. I militari hanno deferito per porto abusivo di arma bianca cinque studenti di Nocera Superiore – si tratta di L. A. di 21 anni, C. C, di 19, L. F. di 23 (disoccupato), P. A. di 19 anni e C. M. di 20. E non solo. Deferito in stato di libertà per lesioni personali gravi un diciannovenne cavese, V. R., che nel tentativo di fuga ha investito con la sua auto un ventitreenne di Nocera Superiore. Il giovane finito sotto le ruote dell’auto ha riportato una frattura alla tibia della gamba destra: ricoverato in ospedale ne avrà per quaranta giorni. Un vero e proprio bilancio di guerra che poteva finire in tragedia se un testimone non avesse chiesto aiuto ai carabinieri. Eppure tutto sarebbe stato programmato nei minimi dettagli. Secondo la ricostruzione fornita dalle persone coinvolte nella violenta lite, al telefonino di uno dei giovani cavesi arriva un sms – il messaggio viene ritrovato sul cellulare all’interno di una delle auto ferme in via XXV Luglio – con l’invito a presentarsi nei pressi del Mc Donald's a metà strada tra Cava e Nocera Superiore. Il messaggio è la prova che i ragazzi si conoscono, con ogni probabiltà frequentano lo stesso istituto scolastico e forse proprio sui banchi di scuola sarebbero nati i diverbi legati, secondo le prime ipotesi, alla rivalità calcistica.
Qualche sfottò di troppo, viste le antiche ruggine e considerato il diverso cammino in campionato con la Nocerina in testa e la Cavese agli ultimi posti della classifica, ma probabilmente anche diverbi per questioni extracalcistiche. Sono da poco trascorse le 23 quando in via XXV luglio si incontrano i due gruppi di studenti: sono armati e basta poco per far scoppiare la violenza. Iniziano gli scontri, ma grazie alla richiesta di intervento giunta alla Tenenza dei carabinieri, sul posto arriva una gazzella dei militari che sembra placare gli animi. Intanto però sopraggiungono altri giovani da Nocera Superiore, come “rinforzi” e si scatena il parapiglia. Molti di loro cercano di mettersi alla fuga per evitare di incappare nei carabinieri. Uno di loro, il cavese V.R. di 19anni si mette a bordo della sua auto ed investe uno dei ragazzi coinvolti nella lite. Il 23enne di Nocera Superiore finisce sotto le ruote dell’auto e si frattura la tibia della gamba destra. Per lui i medici dell’ospedale Santa Maria dell'Olmo parlano di ben 40 giorni di prognosi. I carabinieri, diretti dal tenente Tatarella coadiuvati dai colleghi della Compagnia di Nocera Inferiore agli ordini del Capitano Giuseppe Scarfato riescono ad identificare e denunciare per porto abusivo di arma bianca cinque ragazzi di Nocera Superiore, mentre il cavese viene denunciato per lesioni personali gravi.
articolo di simona chiariello trattao dal quotidiano il mattino
ecco il link dell'articolo
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=137941&sez=CAMPANIA