Un cinque al superenalotto frutta a un giocatore sconosciuto una vincita di 51.000 euro. Con una giocata di soli 2 euro, l'ignoto fortunato porta a casa l’ingente premio e per un solo numero non indovinato ha perso il superenalotto da 34 milioni di euro. La vincita appare ancor più fortunata perché molto probabilmente la giocata baciata dalla fortuna è stata realizzata grazie a un biglietto già precompilato dai gestori della ricevitoria di via Fiano, venduto al bar Maiorino, di Lucia Maiorino e di suo figlio Pino Sirica. Il vincitore è entrato nel bar venerdì scorso: ha acquisto un tagliando già compilato e ha pagato due euro. Del giocatore non si sa nulla: l’uomo non si è fatto vivo con i gestori del locale né qualcuno ricorda il suo volto. Al momento, non è arrivata alla ricevitoria la copia del biglietto vincente, quindi, non si sa quale dei sei numeri della combinazione vincente, il giocatore non abbia "azzeccato". Alla fine sulle sei ruote sono risultati estratti i numeri: 5, 34, 55,58,74,90: uno solo di questi, che non è presente sul biglietto magico comprato nella ricevitoria nocerina, se fosse stato scritto sul tagliando poteva regalare una vincita da sogno all'ignoto cliente del bar Maiorino. In queste ore si cerca di capire chi sia il vincitore del premio da 51.000 euro. Come accade spesso in questi casi, chi frequenta il locale baciato dalla fortuna si esercita nel tracciare l’identikit dell'acquirente del tagliando con i cinque numeri estratti: un'operazione assai ardua, visti i numerosi clienti della ricevitoria, molti dei quali si trovano di passaggio nella zona. Il bar di via Fiano, infatti, è frequentato dagli abitanti della zona, molti dediti all'agricoltura, ma pure da tantissima gente che percorre la strada che congiunge Sarno a Nocera Inferiore, praticamente a ridosso anche della frazione sarnese di Lavorate. Non è il primo caso di vincita al bar Maiorino. Nella ricevitoria di via Fiano, sono state realizzate molte vincite a vari giochi, come cinque al superenalotto, ai gratta e vinci al lotto, anche per qualche decine e decine di migliaia di euro.
Articolo di Luigi Falcone tratto dal quotidiano "Il Mattino"