Night a luci rosse, gestori al contrattacco

Sant’Egidio del Monte Albino. Davide Cascella querela un sottufficiale dei carabinieri per delle incongruenze in una deposizione resa al tribunale di Nocera Inferiore e lo stesso fa la polacca Ewelina Barbara Stojec. Va al contrattacco il gestore del club privè «L'altro Mondo» di Sant'Egidio del Monte Albino. Cascella, cavese di 59 anni, fu arrestato nel marzo del 2006 dopo un blitz dei carabinieri di Pagani nel suo locale di via Esterna Chiunzi, per un presunto sfruttamento della prostituzione.
In quel blitz furono arrestati anche la moglie di Cascella, Liliana Sorrentino di 53 anni, il figlio Daniele di 30 anni e la ventottenne Stojek. I quattro all'epoca arrestati sono ora a giudizio davanti al tribunale di Nocera Inferiore. Davide Cascella in una querela, denuncia che in seguito a una domanda del pm, uno dei marescialli della tenenza paganese aveva dichiarato che il cinquantanovenne cavese «…per onor della verità stava uscendo dal locale (l'altro Mondo), però aveva delle buste in mano con del materiale elettrico…». Tale dichiarazione sarebbe stata ripetuta più volte, secondo Davide Cascella, pur non essendo vera in quanto lui stava portando quattro fari da palcoscenico, da depositare davanti all'ingresso del locale stesso, dove esisteva già dell'altro materiale depositato e da caricare su un'auto. Lo stesso Cascella, in un'altra querela lamenta, a carico del medesimo maresciallo, altre incongruenze.
Il sottufficiale durante il processo avrebbe detto che una straniera dichiarò a verbale «che lei veniva prelevata periodicamente dal signor Davide Cascella e veniva condotta nel locale per lavorare», mentre in quel verbale la donna, anche lei di nazionalità polacca, avrebbe dichiarato che: «Frequento quel locale per caso per tre o quattro volte la settimana. Questa sera, come le altre volte che sono andata al locale, mi è venuto a prendere a Tramonti il proprietario del locale Davide Cascella con la sua macchina». Le dichiarazioni del maresciallo, dice Davide Cascella, sarebbero state false in quanto la testimone polacca non avrebbe mai dichiarato di aver lavorato a "L'altro mondo". Il cinquantanovenne cavese ammette di essere andato a Tramonti per prendere la donna polacca, ma poche volte e soltanto su richiesta di un avvocato (di cui fa nome e cognome) del casertano, suo amico e compagno della straniera, per non far preoccupare la mamma di lei nel vederla uscire a tarda sera.
La Stojec denuncia il maresciallo dei carabinieri, il quale avrebbe dichiarato che lei era stata trovata nella parte sottostante del locale, mentre prima avrebbe detto che era stata trovata nella parte superiore; e che in due dichiarazioni diverse avrebbe parlato di molte donne e poi di una sola che avrebbero sostenuto che la Stoejec l'aveva portata al locale. Intanto ieri mattina, nuova udienza del processo a carico dei Cascella. Dopo l'udienza, Davide Cascella, difeso dall'avvocato Ugo della Monica, ha detto: «Non ho mai pagato nessuna donna o coppia per fare sesso né lo hanno fatto altri soci». Salvatore De Napoli