Pagani. Non si arresta la caccia ai piromani che da qualche tempo provocano non pochi problemi ai cittadini di Pagani e alla prevenzione del già tormentato problema dei rifiuti. Dopo roghi e proteste ora la situazione passa nelle mani della magistratura. Nel frattempo anche il capoluogo napoletano non smette di dimorare nel marciume.
Dopo roghi e incendi vari appiccati ai cumuli di immondizia ammassati nel sito provvisorio di via Mangioni, Venerdì 16 Maggio i carabinieri del nucleo ecologico dell’arma hanno avviato un’informativa sullo stato attuale delle cose al pm di turno, il dott. Giancarlo Russo. In effetti la situazione a Pagani non stenta a migliorare e i suoi cittadini non danno segnali di apertura nei confronti dell’amministrazione Gambino. La rabbia e la sfiducia nelle istituzioni hanno infatti dato vita, per l’ennesima volta, a violente proteste della gente del posto contro l’amministrazione comunale, rea di non aver adempiuto alla promessa di ammassare nel sito provvisorio soltanto plastica e cartone. Immediato è stato l’interveto dell’amministrazione, che ha promesso interventi e risposte concrete in tempi più ristretti possibili.
La notte scorsa centralini impazziti anche nel capoluogo napoletano. Incendi di cumuli di rifiuti si sono susseguiti nel corso dell’intera notte, costringendo il comando provinciale di Napoli dei vigili del fuoco a chiedere rinforzi ai colleghi delle stazioni limitrofe.
Un Agro impazzito, una Campania allo stremo che, dinanzi all’incredulità di quanti non riescono più a vedere le proprie strade o le proprie abitazioni fiancheggiate da cumuli rovinosi di pattume, decide di farsi giustizia da sé, di agire dinanzi all’esitazione snervante di quanti dovrebbero prendere in mano le redini della situazione, ma non sembrano farlo mai abbastanza. Oltre cento cumuli di fuoco domati dalle fiamme gialle tra la città partenopea e le varie province.
Dati allarmanti che hanno portato i vigili del fuoco ad urlare un accorato appello, esaltando la difficoltà che incontrano quotidianamente nel cercare di spegnere i cumuli dati alle fiamme. Segnalati dagli stessi anche esasperati episodi di intolleranza di quanti, dinanzi al lavoro delle fiamme gialle, non battono ciglio e sottopongono tutti coloro che cercano di prevenire gli incendi ad un pericolosissimo lancio di sassi e di pietre.
Raffaella Garzillo