Cava de’ Tirreni. Stato di agitazione al Santa Maria dell'Olmo: i dipendenti minacciano lo sciopero e si rivolgono al prefetto perchè la presunta carenza di infermieri (nella foto) rischierebbe di far chiudere le sale operatorie, per ora solo ridotta con la sospensione delle sedute pomeridiane.

Cauto il direttore sanitario Vincenzo De Paola che assicura il mantenimento degli standard operatori: «Vengono eseguiti regolarmente gli interventi di urgenza e quelli cosidetti di elezioni (programmati). Al momento non ci sono dipendenti in sciopero, ma solo due in malattia. Giacchè gli infermieri non sono disposti a fare gli straordinari siamo stati costretti a ridurre le sedute operatorie, sospendendo quelle pomeridiane». Intanto dalla direzione generale dell'Asl sa1 fanno sapere che non c'è un'emergenza tale da interessare la prefettura.

«Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione o invito dal prefetto – dicono – Purtroppo questa protesta è figlia del clima di tensione che si è venuto a creare tra sindacalisti e dirigenza per il mancato pagamento degli straordinari maturati». Una carenza di fondi, quella legata al pagamento degli straordinari che non riguarderebbe solo l'Asl Sa1, ma diverse aziende sanitarie campane. Insomma un fine settimana turbolento quello vissuto tra le corsie del Santa Maria dell'Olmo.

I rappresentanti sindacali delle tre sigle (Cigl, Cisl e Uil) sono sul piede di guerra. Dopo essersi rivolti al prefetto, per comunicare il rischio di un blocco delle attività operatorie, hanno ventilato l'ipotesi di uno sciopero. Il cuore del problema è sempre lo stesso: la carenza di personale, e nello specifico di infermieri, cosa che renderebbe difficoltoso organizzare e coprire i turni in sala operatoria. L'ipotesi di impiegare gli stessi dipendenti in servizio per turni di straordinario è tramontata.

Gli infermieri disponibili si sono rifiutati, perchè ancora in attesa dei pagamenti degli straordinari già maturati e non ancora pagati. «Tengo a precisare ed informare gli utenti che l'attività operatoria è assicurata – spiega il direttore sanitario Vincenzo De Paola – Vengono eseguiti sia gli interventi di urgenza sia quelli programmati. Abbiamo optato, vista la situazione di carenza e la mancata possibilità di avvalersi di ore di straordinario, per la sospensione momentanea delle sedute operatorie pomeridiane. Si tratta in ogni modo di una scelta contingente e transitoria». (di Sara Chiariello)