Primi amori, primi bollori. Una ragazzina contesa scatena una lite tra adolescenti all'uscita da scuola, ma la preside dell'istituto Balzico, Maria Giuseppa Vigorito (nella foto), respinge con forza il marchio di bullismo scolastico ed i genitori degli aggressori non ci stanno a far passare i loro figli per teppistelli. Ieri mattina, si sono ritrovati tutti nella stanza della preside per un faccia a faccia che è servito a stigmatizzare l'accaduto.
«Non ci stiamo – protesta la dirigente scolastica – a far passare un episodio, che seppure da condannare fermamente e per il quale ci siamo immediatamente attivati, come caso di efferato bullismo, tanto da fa apparire il nostro istituto alla stregua di chissà quale periferia urbana». Mercoledì scorso, fuori dai cancelli della scuola, quattro tredicenni circondano un dodicenne per una disputa "passionale", cercando di intimorirlo; una parola tira l'altra e si passa alle vie di fatto con il più piccolo che nella colluttazione viene scaraventato a terra e raggiunto anche da qualche pugno, tanto da dover ricorrere addirittura alle medicazioni in ospedale.
«I medici mi hanno consigliato di sporgere denuncia ai carabinieri – rivela la mamma del piccolo aggredito – ma mi è sembrato eccessivo e credo che l'iniziativa presa dalla preside e l'intervento dei genitori sia sufficiente per risolvere l'accaduto». Ai quattro ragazzi una memorabile lavata di testa. «Mio figlio è scoppiato in lacrime – racconta una mamma – ha sbagliato e l'ha capito, ma non per questo è un delinquente. Il giorno dopo a scuola l'accaduto è stato argomento di discussione tra i ragazzi». «Un episodio senza dubbio grave – commenta la Vigorito – ma che gli stessi genitori hanno ricondotto alle giuste proporzioni». sa.fe.