Angri. Per ben tre volte la povera moglie era stata chiamata dai diversi ospedali dell'Agro nocerino, per correre al capezzale del marito morente. Uno scompenso cardiaco può essere anche normale quando i settant'anni sono vicini, un po' meno se si assume un potenziatore di prestazioni sessuali per non fare brutta figura con l'altra. L'età porta acciacchi, ma ultimamente, in diversi anziani pure "strane voglie". Ne sa qualcosa questa donna angrese, che ha piantato il marito a 68 anni suonati per rifarsi una propria vita. Il coniuge, invaghitosi di una donna ucraina di mezza età, voleva essere all'altezza della "preda" e per questo aveva assunto un bel po' di pillole blu, pensando che più ne assumesse meglio sarebbe stata la performance. Ma, invece di "arrivare" a momenti indimenticabili, è finito in rianimazione, lottando in un caso, anche tra la vita e la morte. Salvato solo grazie alle cure mediche quale defibrillatore e massaggio cardiaco. In pensione da alcuni mesi l'uomo ha prestato servizio per moltissimi anni presso una pubblica amministrazione non locale.
Padre di quattro figli, dopo avere "tradito", rischiato la vita e perso moglie e soldi, nel frattempo ripuliti proprio dalla bella amante, carnagione e occhi chiari, è stato abbandonato pure da questa, che si è data alla fuga con un più aitante coetaneo. Il quale non farà uso certamente di viagra ma certo si godrà pure lui i soldi dell'arzillo pensionato, rimasto solo. Non è il primo caso che molti avvocati registrano negli studi legali dove fioccano da tempo diverse separazioni per gli uomini che vorrebbero vivere la terza età come la prima. Alba De Felice, presidente dell'Ami, associazione matrimonialisti italiana, sezione dell'agro nocerino sarnese, sta mettendo su un osservatorio privilegiato di casi del genere.
Reduce da un convegno tenuto ad Angri lunedì scorso col criminologo Francesco Bruno, la sua sigla raccoglie le adesioni di centinaia di colleghi del settore, e nel confronto, i dati non mentono: «Il tradimento è un'offesa grave per il decoro della donna, con cui si è passato una vita, un'offesa che sfocia spesso nella sofferenza più triste, nella depressione. Siamo portati a puntare il dito contro queste donne in realtà il vero colpevole è l'uomo. È lui che aveva giurato amore ed assunto obblighi nei confronti della moglie al momento del sì». (di Anna Villani)