«La madre del baby killer non può fare l’insegnante»

Pagani. Pagani. «Il territorio chiede giustizia. Questa gente deve passare tutta la loro vita in galera». Nel consiglio comunale che si svolge a Pagani, per conferire la cittadinanza onoraria alla memoria del tenente dei carabinieri, Marco Pittoni, tragicamente ucciso durante la rapina all'ufficio postale di corso Padovano, il sindaco, Alberico Gambino non riesce a frenare la commozione durante gli interventi dei consiglieri. Come trattenere la rabbia quando legge in aula le dichiarazioni della mamma del presunto killer. «Da questa mattina continuo ad interrogarmi – dice – Capisco che si parli da madre, ma non posso accettare che un assassino possa passare per vittima. L'unico eroe è il signor tenente Marco Pittoni, altri non ce ne sono». Sfogliando le pagine de «Il Mattino», leggendo le parole di Adriana Riggi, mamma del 17enne accusato della morte del giovane ufficiale, il primo cittadino paganese non si ferma alla commemorazione del tenente, alla consegna della medaglia d'oro alla famiglia, all'intitolazione a suo nome della strada che ospiterà la nuova tenenza dei carabinieri (via Della Repubblica), ma in aula lascia trasparire chiaramente l'indignazione dell'intera amministrazione e dell'intera comunità, presente ieri mattina nell'aula consiliare.

«Rimango allibito di fronte a certe dichiarazioni – afferma Gambino durante la seduta consiliare – La mamma di questo ragazzo dice: ”mio figlio non è un baby killer”. Ha ragione, lui è un grande killer. Anche noi, come lei, chiediamo che la pena sia commisurata a quello che lui e i suoi compagni hanno fatto. La giustizia allo Stato, però, non gli darà l'ergastolo e tra qualche hanno questi criminali saranno di nuovo in strada». Non usa mezzi termini e mezze parole Gambino, che, poco prima della chiusura dell'assise cittadina, fa scrivere nel verbale di delibera, che sarà inviato alla famiglia con allegati tutti i messaggi di cordoglio arrivati al comune, che è sua intenzione coinvolgere anche il Ministro della Pubblica Istruzione. «Se è vero che la signora Riggi è un insegnante – conclude – personalmente scriverò al ministro affinché prenda giusti provvedimenti. Credo che questa donna poco potrà fare per educare i figli degli altri».

Poi, la proposta del capogruppo del Partito Democratico, l'avvocato Vincenzo Calabrese, che ha trovato il pieno appoggio da parte dell'intera amministrazione. «Chiedo che il comune si costituisca parte civile – afferma il noto penalista paganese – Io sono pronto, dò la piena disponibilità anche agli altri comuni che vorranno costituirsi, a rappresentarli senza alcuna spesa». Intanto, dalla provincia di Salerno, attraverso la volontà dichiarata dal presidente Angelo Villani, è arrivata la decisione di intitolare la scuola superiore Ipssar al giovane ufficiale ammazzato. Sui banchi dei consiglieri, che non si sono risparmiati nell'onorare la memoria di Marco Pittoni, attraverso ricordi, parole di conforto alla famiglia, lealtà dei gesti e della persona, la lettera inviata dal sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita.

«La tragica fine del compianto tenente Pittoni ha destato profondo sconforto nella comunità torrese. Emozione amplificata dalla circostanza che gli autori dell'efferato delitto sono tutti cittadini della mia città – scrive Starita – Credo che in questa drammatica vicenda possa nascere un percorso che porti ad un forte spirito di unione tra le due comunità. Da un grande dolore può nascere una grande aggregazione». Così la proposta di costruire un seminario nelle scuole delle due città per il ricordo dell'ufficiale e allo stesso tempo, per la diffusione della cultura della legalità e della non violenza». (di Lucia Trotta)