Rom: scoppia il caso Correale-Realfonso

Nocera Inferiore. Sulla questione Rom è scontro tra assessore e dirigente. Si acuiscono le frizioni, di vecchia data, tra il comandante della polizia locale, Giancarlo Correale, e l'assessore alla sicurezza, Marilita Realfonso, fino a diventare rottura. Quella che, esternamente, appare come una divergenza di vedute sembra nascondere un nodo politico che molto presto arriverà al pettine del sindaco Antonio Romano che potrebbe essere chiamato a prendere una decisione anche drastica. La mancata sintonia tra assessore e dirigente si manifesta da diverso tempo, ma ora assume carattere di scontro. L'occasione è offerta dal dibattito sulla questione rom rispetto alla quale Marilita Realfonso non perde occasione di criticare l'attività di repressione messa in campo da Correale. «Non si possono considerare malavitosi tutti i rom – ha detto l'assessore – facendo di tutta un'erba un fascio.

C'è bisogno di programmazione e non di repressione indiscriminata tenendo ben presenti quelli che sono i nostri principi di tolleranza e rispetto per il prossimo». Un chiaro attacco al comandante della polizia locale che nelle ultime settimane ha effettuato diversi blitz in zone dove si erano accampati gruppi di zingari che sono stati sgomberati e allontanati dal territorio cittadino. Per Correale si tratta di un'attività in perfetta sintonia con gli indirizzi dati dall'amministrazione Romano e con il nuovo pacchetto sicurezza del governo. Nessuna discriminazione in atto, ha precisato il comandante, ma solo lotta all'illegalità e alla criminalità. «Sia ben chiaro che non facciamo guerra gli zingari quali persone – dice Correale – ma ad un modo di vivere sempre al limite dell'illegalità e del degrado. Degrado che favorisce inevitabilmente la microcriminalità. L'arrivo di zingari in città coincide, spesso e volentieri, con l'aumento di casi di furti e scippi anche se non voglio generalizzare. In ogni caso, in perfetta linea con il nuovo pacchetto sicurezza varato dal Governo, abbiamo adottato anche noi un nuovo piano che partirà a giorni. Controlleremo e scoraggeremo, con la presenza di telecamere nascoste, l'eventuale arrivo di nuove carovane di zingari cercando di debellare definitivamente il fenomeno».

Posizioni opposte che non lasciano dubbi sull'aria che tira tra l'esponente della giunta e il comandante dei caschi bianchi e che non nascondono opposte visioni politiche che dovrebbero essere a questo punto chiarite dal sindaco. Ma Romano è lapidario: «Correale non si tocca». E allora il primo cittadino cambierà le deleghe all’assessore dell’Udeur? Neanche su questo Romano pensa di dover intervenire: «In questo momento io non ho nessun problema e non vedo perchè dovrei prendere una decisione – ha replicato il sindaco – forse un problema ce l'ha la Realfonso dal momento che l'ha sollevato, ma se ci sono divergenze tra i due devono risolverle tra di loro. Correale agisce in perfetta sintonia con quelle che sono le linee della nostra amministrazione e concorda con me ogni operazione. Quanto al nomadismo vorrei dire che noi a Nocera abbiamo esempi di persone che si sono perfettamente integrate nel tessuto cittadino, quindi è sbagliato parlare di discriminazione.

Quello del nomadismo non può essere un problema che riguarda solo la nostra città ma deve essere affrontato in maniera comprensoriale. Un Centro di accoglienza se mai si dovesse realizzare dovrebbe essere di dimensione provinciale. Un Comune non può confondere l’accoglienza con la sicurezza». Insomma Romano difende Correale, ma c’è da giurarci che la Realfonso non se ne starà con le mani in mano e nei prossimi giorni l’Udeur farà arrivare la propria voce. Ed allora, probabilmente Romano dovrà necessariamente prendere una posizione. (di Algia Testa)