Angri. Duecentocinquanta tonnellate di rifiuti nelle strade fanno saltare i nervi al sindaco Gianpaolo Mazzola, costretto a fare fronte all'ennesima emergenza sul territorio. Il caldo poi, acuisce il problema e i malumori dei cittadini. Dal cinque giugno scorso il comune di Angri non può più sversare i rifiuti secchi indifferenziati a Sardone trasformando la città in cumuli e sporcizia. All'appello rivolto alle istituzioni si aggiunge la richiesta di ottenere l'autorizzazione per realizzare in loco un piccolo termovalorizzatore dopo già le diverse richieste inoltrate a gennaio al commissariato di governo per l'emergenza rifiuti. Tra queste la proposta per Angri di un impianto di compostaggio. «Siamo stanchi di aspettare e di ricevere solo promesse.
Siamo stanchi di restare isolati a gestire, impotenti, l'emergenza rifiuti, senza ricevere alcun supporto, senza essere ascoltati, senza essere coinvolti nelle scelte e nelle discussioni da chi sta tentando di risolverla – spiega il primo cittadino, nella bufera in questi giorni anche per diverse nomine – Nella mia città ci sono oggi oltre duecento tonnellate di rifiuti lungo le strade perché è dal 5 giugno che non ci consentono di sversare i rifiuti indifferenziati presso l'impianto di Sardone. La gente si lamenta, giustamente, protesta, chiede spiegazioni ed aiuto a me ed io non so più cosa rispondere. Questa amministrazione sta profondendo grandi sforzi, per quanto è di propria competenza e con quei pochi poteri che il Governo purtroppo oggi riconosce agli Enti locali rispetto alla gestione dei rifiuti. Ed i costi per le casse comunali, già gravate da notevoli spese per precedenti fasi di emergenza, rischiano di diventare insostenibili, pregiudicando gli equilibri di bilancio della gestione 2008. Abbiamo educato la collettività a differenziare, facendo grandi sacrifici e costringendo i nostri cittadini a fare altrettanti sacrifici, eppure abbiamo l'impressione di tornare sempre al punto di partenza.
Cosa è cambiato? A cosa è servito ciò che finora abbiamo fatto? A cosa serve continuare a differenziare se siamo poi costretti a vivere con i cumuli di immondizia lungo le strade, sempre più vicini alle porte delle nostre case?» Mazzola chiede un supporto concreto da parte del Governo alle Istituzioni locali ed ha inviato una dura comunicazione al commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania: «Nel mese di gennaio – ha spiegato il sindaco Mazzola – il Comune di Angri aveva presentato alla struttura commissariale la richiesta di autorizzazione per la realizzazione di un impianto di trattamento Forsu sul nostro territorio che avrebbe risolto il problema dello smaltimento del rifiuto organico di almeno 250mila abitanti senza gravare sulle casse dello Stato. Avremmo infatti realizzato l'impianto con un finanziamento autonomo ed in soli 120 giorni dal rilascio della prescritta autorizzazione commissariale. A quella richiesta non abbiamo mai avuto risposta». (di Anna Villani)