Nocera Inferiore. Nuovo sgombero di nomadi a Nocera Inferiore mentre continua la guerra fredda tra l'assessore alla sicurezza Marilita Realfonso e il dirigente della polizia locale Giancarlo Correale. Ieri mattina, i caschi bianchi sono intervenuti per l'ennesima volta nell'area antistante il mercato ortofrutticolo, lato Nocera, dove si erano accampati, con mezzi e tende, una quindicina di rom che provenivano dal napoletano. Identificati, gli zingari sono stati allontanati dall'area e sono stati invitati a lasciare immediatamente il territorio cittadino. Dai controlli effettuati due mezzi in loro possesso, un furgone rosso marca Ford e una Fiat punto, sono risultati sprovvisti di copertura assicurativa mentre i relativi libretti di circolazione sono risultati intestati a cittadini italiani residenti nell'Agro nocerino sarnese che ora saranno sottoposti a necessari accertamenti.
Dai controlli, è emerso anche che alcuni rom erano in possesso di carte d'identità che apparentemente sembrano straniere ma che, in realtà risulterebbero false. A produrle e a rilasciarle illegalmente sembrerebbe essere un cittadino italiano residente nel napoletano sul quale si sono concentrate le indagini mirate a verificare se l'afflusso dei nomadi nel territorio nocerino risponda ad un preciso piano criminale. «Immaginiamo cosa sarebbe potuto accadere se un rom, alla guida di un mezzo senza assicurazione, avesse investito qualcuno. Per non parlare delle carte d'identità ritrovate che potrebbero far emergere realtà preoccupanti. I nostri blitz non sono un attacco indiscriminato contro i nomadi, voglio ribadirlo, ma contro la tendenza all'illegalità e al degrado». Correale ha già messo a punto un nuovo piano antiinsediamento rom che dovrebbe partire a giorni.
Dieci telecamere monitoreranno giorno e notte le zone di accesso alla città e quelle dove abitualmente si insediano le carovane di zingari. «In questo modo – aggiunge Correale – contiamo di scoraggiare definitivamente il fenomeno». E puntuale arriva la replica dell’assessore Realfonso: «Plaudiamo all'operazione svolta dai nostri vigili urbani, nella repressione del crimine. Ma ribadiamo con fermezza che dobbiamo rapportarci con la necessaria comprensione a situazioni che richiedono interventi di regolamentazione, non di repressione, regolamentazione che è demandata ai pubblici amministratori». Quindi la «patata bollente» torna nelle mani del sindaco Antonio Romano. Quanto ancora potrà far convivere un assessore e un comandate che proprio non si amano? al.te.