Nocera Inferiore. Sono per lo più ragazzini a gestire lo spaccio di stupefacenti in città, specie di hashish. Ormai i criminali di maggior peso sono stati messi fuori gioco, arrestati o denunciati e molti condannati grazie alle numerose operazioni antidroga dei carabinieri del nucleo operativo del tenente Erich Fasolino e del maggiore Massimo Cagnazzo. In questi ultimi anni, lo spaccio è diventato «libero»: qualsiasi ragazzino può andare a Torre Annunziata, comprare uno o due panetti di hashish, farne dosi e da solo rivenderle a Nocera, semmai a pochi passi da casa, senza chiedere il permesso a criminali di spicco, come accadeva un tempo. Una tendenza emersa già dalle operazioni antidroga «Piazza pulita 1 e 2», e confermata da «Strike» (logica prosecuzione delle precedenti) che venerdì mattina ha visto l'esecuzione di 12 ordinanze di custodia cautelare. Come i carabinieri arrestano gli spacciatori subito scatta il turn over e nuove leve prendono il posto di quelle fermate.
Non è un caso che con «Piazza Pulita 1 e 2» sono stati sgominati gli spacciatori che operavano proprio a Piazza Cianciulli e subito dopo il loro fermo ne avrebbero preso il posto gran parte degli arrestati di «Strike», che andavano a vendere droga anche in via Martinez Y Cabrera, «dietro 'o bowling». Di questo mondo potranno parlare eventualmente gli arrestati di venerdì mattina, a partire da domani, quando, davanti al Gip Donatella Mancini, del tribunale nocerino, inizieranno gli interrogatori di garanzia dei sei portati in carcere – il trentenne Marco Bergaminelli, Vincenzo Cavotta di 50 anni, Gennaro Giordano di 22 anni, il ventenne Michele Nenna, Angelo Tortora di 38 anni, tutti di Nocera Inferiore, e Cosimo Spinosa di 35 anni di Sarno – e che proseguiranno nei prossimi giorni con quelli dei quattro finiti ai domiciliari – Fiorenzo Capaldo di 28 anni, Gabriele Dell'Acqua Brunone di 46 anni, il ventenne Mirko Limodio e il suo coetaneo Mario Sarno, tutti di Nocera Inferiore – e i due ragazzi sottoposti all'obbligo di presentarsi ai carabinieri, Anna Bergaminelli (27 anni, sorella di Marco) e Alessandro Limodio (28 anni, fratello di Mirko).
Intanto, emergono nuovi particolari dall'inchiesta «Strike», diretta dal pm Sabrina Serrelli ed eseguita dai carabinieri del nucleo operativo del tenente Fasolino. Tra gli arrestati c'era chi tendeva a «fregarsi» l'un l'altro: alcuni andavano ai «Penninielli» o in altre zone di Torre Annunziata o di Castellamare di Stabia per rifornirsi di hashish e cocaina da rivendere a Nocera: al ritorno, agli altri complici dicevano falsamente che, durante un controllo, i carabinieri torresi avevano sequestrato parte della droga, e invece, i giovani spacciatori la tenevano per loro stessi per poi consumarla. In altri casi i pusher si lamentavano della cattiva qualità dei droga comprata nel napoletano.
Alcuni dei ragazzi arrestati si sarebbero ben organizzati e avrebbero spacciato specie a via Martinez Y Cabrera, con ruoli definiti: chi acquistava gli stupefacenti dai trafficanti, chi prendeva le prenotazioni telefoniche degli assuntori, chi consegnava la droga. Si tratterà in molti casi di ventenni sprovveduti, ma che cominciavano a conoscere beni i meccanismi dello spaccio, cambiavano all'improvviso luogo di consegna degli stupefacenti per evitare di essere arrestati, invitavano a non dire nulla di compromettente a telefono, di stare attenti «'e guardie». Gli unici a contrastarli erano alcuni residenti di via Martinez Y Cabrera (che con le loro segnalazioni hanno fatto scattare le indagini). (Salvatore De Napoli)