Schianto in moto: è morto il giovane calciatore

Bracigliano. É morto Silvio Moccia, il calciatore 22enne di Bracigliano che militava nella Sianese, rimasto in coma dopo un incidente stradale, avvenuto sabato notte in località San Nazzario di Bracigliano. D.S., il 14enne di Carifi di Mercato San Severino, che era a bordo della moto con Silvio, versa in condizioni gravissime all'ospedale di Nocera Inferiore. Silvio si è spento all'alba di ieri presso l'ospedale Umberto I° di Nocera Inferiore. Le sue condizioni, già disperate, sono improvvisamente peggiorate. A nulla, purtroppo, sono valsi tutti gli sforzi dei medici del nosocomio nocerino, che hanno tentato in ogni modo, di salvargli la vita. Fatali, si sono rivelate le gravi ferite riportate alla testa dal promettente calciatore della Sianese. I funerali si dovrebbero svolgere nella giornata di oggi. «Silvio purtroppo se ne è andato – dice il sindaco, Ferdinando Albano – ed i braciglianesi piangono un altro giovane perito in incidente. Non ci sono parole per descrivere il nostro dolore». Nella notte di sabato scorso, i due giovani, a bordo della moto di Silvio, per cause ancora in corso di accertamento, sono sbandati nei pressi di una curva della località San Nazzario di Bracigliano, finendo contro un muro. Pare certo che i due giovani non indossassero il casco.

La notizia del decesso di Silvio, ed il peggioramento delle condizioni di D.S., ha sconvolto i comuni di Bracigliano, Siano e Mercato San Severino. Ieri sera, a Bracigliano, è iniziata la sagra dei «sapori antichi», sulla quale, però, inevitabilmente, è calata una cappa di dolore e tristezza. I braciglianesi, certamente, non hanno l'umore, in questi giorni, per far festa. Stesso clima nel comune di Siano, la «seconda casa» di Silvio, dove si piange quell'attaccante che era una vera promessa, che aveva una media di 25 gol a stagione. Infatti, Silvio, fin dall'adolescenza, aveva militato nelle giovanili della Sianese, fino a guadagnarsi, meritatamente e col sudore di duri allenamenti, un posto in prima squadra, al centro dell'attacco. Silvio era davvero bravo col pallone tra i piedi. Usava con disinvoltura sia il piede destro che il sinistro, era veloce, dotato di buona tecnica, e, soprattutto, un attaccante col fiuto del gol. Un «provetto» Inzaghi, che sapeva farsi trovare sempre al momento giusto ed al posto giusto in area di rigore, per buttarla dentro e gonfiare la rete degli avversari. Anche nell'ultimo campionato di II^ categoria, conclusosi un mese fa circa, Silvio aveva guidato l'attacco della Sianese, segnando i suoi «soliti» 25 gol.

La Sianese, grazie soprattutto alle reti di Silvio, ha terminato il campionato a tre punti dalla prima in classifica, sfiorando la promozione in I^ categoria. «Non possiamo crederci – dicevano ieri alcuni compagni di squadra – Silvio se ne è andato così giovane, non è possibile. Ora, chi guiderà il nostro attacco?». Silvio era figlio del signor Benito, agricoltore in pensione, della signora Pasqualina, casalinga, ed era fratello di Carmine (poliziotto), Giuseppe, e Felicia. Venti anni fa circa, un fratello di Silvio, Aniello, morì insieme ad un amico in uno scontro frontale tra due auto, avvenuto sul dosso di San Vincenzo, frazione di San Severino. Ora si spera che si salvi almeno il minorenne. (Antonio De Pasquale)