Nocera Inferiore. Nocera Inferiore. La Gori fa un buco…nell'acqua. Fallisce il tentativo di presa di possesso della gestione del servizio idrico a Nocera Inferiore, almeno per il momento. L'insediamento a palazzo di città dei funzionari della società, programmato per ieri mattina, è stato rinviato a data da destinarsi. Evidentemente, la preannunciata protesta di cittadini, politici ed esponenti di comitati civici, che numerosi hanno affollato i corridoi di palazzo di città pronti ad ostacolare un eventuale ingresso dei funzionari, ha convinto la Gori a rimandare l'appuntamento. Dopo varie ore di vana attesa la protesta si è allentata e molti hanno lasciato il Comune tirando un sospiro di sollievo. La guardia, però, resta alta perché l'insediamento della Gori potrebbe avvenire nelle prossime ore e i cittadini non hanno alcuna intenzione di farsi cogliere di sorpresa. «La Gori non è arrivata e speriamo non arrivi mai – hanno detto gli esponenti della Bottega del commercio equo e solidale muniti di striscioni e megafono – non vogliamo che l'acqua vada a finire nelle mani dei privati perché ne farebbero merce. Staremo qui in presidio permanente pronti ad impedire l'ingresso dei funzionari della società».
Ciò che si è verificato ieri mattina, del resto, era assolutamente prevedibile dal momento che la Gori ha usato la medesima tattica, se così si può definire, anche nel vicino comune di Roccapiemonte dove non è riuscita, però, ad evitare un duro scontro con i cittadini. Nei prossimi giorni la società potrebbe presentarsi all'improvviso per formalizzare il passaggio delle consegne per la gestione del servizio idrico anche se il sindaco Antonio Romano si è detto intenzionato ad aprire la strada del confronto per evitare atti di forza. «Quello di stamani – ha detto Romano – è stato un bel momento di partecipazione, forse per la prima volta si è creata una sintonia totale tra amministrazione e cittadini. Auspico che questa presa di possesso non avvenga perché la considererei una vera provocazione da parte della Gori, ritengo che si debba proseguire sulla strada del confronto basandosi sui dati di fatto. Ribadisco che il piano finanziario della società, approvato nel 2000, e sul quale sono state modulate le tariffe della Gori non sia stato realizzato come previsto, ma solo in minima parte. A mio avviso, è stato realizzato solo il 20% degli investimenti programmati». (Algia Testa)