L’onda lunga dei prodotti orientali fa capolino anche nell’ottica professionale salernitana. Lenti a contatto economiche di fabbricazione cinese, piuttosto che materiali scadenti utilizzati per le montature, ma ancora lenti di qualità inferiore spacciate per ben altro. E’ questa la nuova frontiera raggiunta, forse anche a loro insaputa, da alcuni ottici della provincia di Salerno. A lanciare l’allarme è Francesco Giannatiempo, responsabile Cidec di Nocera Inferiore, ma soprattutto presidente provinciale dell’Apos, Associazione provinciale ottici optometristi salernitani, aderente alla Cidec. «C’è una vera e propria agonia in provincia».
«Non si rispetta più la deontologia, la bontà della nostra professione sta venendo meno davanti a persone che sono caratterizzate più dall’egoismo e dalla voglia di fare denaro». Il campanello d’allarme è stato rappresentato da numerose denunce arrivate ai soci dell’Apos, che si sono visti presentare ai propri banconi clienti con occhiali scadenti dal punto di vista qualitativo e dannosi per la salute.
Due le battaglie portate avanti dal presidente degli ottici optometristi salernitani: «Gli ottici devono aggiornarsi costantemente con crediti ecm, invece, sono solamente pochi coloro che si sottopongono a questi corsi. E’ una cosa obbligatoria che molti ignorano. Se si hanno dubbi sul proprio ottico i clienti possono chiedere di vedere i diplomi di aggiornamento» L’altro cavallo di battaglia sono i prezzi stracciati.
«Fatevi mostrare i listini originari e capirete che non è possibile applicare sconti superiori al 20 per cento. Soprattutto diffidate dai prodotti a prezzi bassissimi, saranno sicuramente scadenti e provenienti dalle fabbriche cinesi».
Per quanto riguarda i listini Giannatiempo aggiunge: «I prezzi devono essere esposti in evidenza ed in questo periodo di saldi i cartellini devono riportare il prezzo originario, la percentuale di sconto ed il prezzo finale».
Stessa cosa vale per la fattura a cui va «allegato lo scontrino che specifica il costo iniziale, lo sconto ed il costo finale».
Per tutelare la salute della collettività Francesco Giannatiempo dà ancora altri consigli: «Bisogna accertarsi che i prodotti abbiano le date di scadenza intatte e a lungo raggio, acquistare prodotti di aziende che garantiscono la sicurezza e la qualità. Inoltre – aggiunge il presidente Apos – bisogna chiedere le bustine delle lenti usate per l’assemblaggio dell’occhiale e, prima di usarlo, farlo controllare dal medico oculista di fiducia».
Conclusione del ragionamento di Giannatiempo: «L’occhiale non è un hobby ma un bene di prima necessità per la salute».
Salvatore D’Angelo – La Città