Allarme erosione, a rischio la spiaggia di Fornillo

Positano. L'erosione marina rischia di cancellare la spiaggia libera di Fornillo e per questo insorgono l'associazione Posidonia ed il circolo nautico. Famosa per la sua bellezza, tanto da essere stata dipinta da grandi pittori, quali Peter Ruta e Depero, la spiaggia di Fornillo finì persino nel cuore di Cocteau e di Picasso oltre che in quello di numerosi vip. Col tempo, però, secondo le associazioni che ne denunciano l'assottigliamento, avrebbe finito per perdere il suo fascino. «In questi giorni famiglie con bambini sono state costrette a lasciare la spiaggia perché la sabbia si trovava solo negli stabilimenti privati», dicono i cittadini che chiedono la convocazione di un consiglio comunale. In una delle più belle spiagge della Costiera si sarebbe assistito in soli sei mesi all'arretramento del tratto ovest dell'arenile divorato dalle correnti.

Per molti, non sarebbe però solo colpa del libeccio che in quella zona spira con molta veemenza. «Assistiamo anche ad una mancanza di progettazione», tuonano dall'associazione Posidonia, mentre il circolo nautico di Fornillo chiede "un po' di spazio libero". «È il minimo che si possa chiedere in questo momento – dicono – ma bisogna anche intervenire per non vedere ogni anno scomparire interi tratti di arenile”.

Alle accuse replica il sindaco, secondo il quale nell'ultima settimana la spiaggia è stata prima ridelineata e poi cancellata dal mare. «Venti giorni fa c'è stato un sopralluogo e abbiamo mandato i documenti a sette enti e poi, il ripascimento non si può fare dalla sera alla mattina – spiega Domenico Marrone – Se ciò non è stato fatto è colpa dell'ostruzionismo dell'opposizione in quanto il bilancio è stato approvato solo recentemente. C'è da dire inoltre che per 70 metri di spiaggia ci sono stati chiesti 20mila euro e per questo abbiamo deciso di ridurre i costi utilizzando per questo intervento lo zatterone quando sarà a Positano per altri lavori al molo. Ci siamo adoperando da un mese e con la mareggiata di qualche giorno fa avremmo buttato soldi a mare».

(di Mario Amodio)