Antonietta in finale: le lacrime di mamma e papà

Cava de' Tirreni. Un salto, l'asticella superata a quota 193 centimetri e un urlo liberatorio. Antonietta Di Martino ha conquistato ieri la finale di salto in alto alle olimpiadi di Pechino. Domani si giocherà un posto sul podio. A Cava de’ Tirreni, città dove vive insieme a tutta la sua famiglia, il Comune ha già pronto un maxi schermo che verrà allestito nell'aula consiliare per seguire in diretta la finalissima a partire dalle ore 13. La Di Martino, subito dopo avere staccato il biglietto per la finale, ha telefonato a casa dove ad attenderla c'erano proprio tutti. I genitori di Antonietta, però, hanno avuto modo di sentire soltanto per un attimo la sua voce prima che cadesse la linea. Poi il telefono è letteralmente impazzito nonostante fossero appena le 5 del mattino: da tutta la provincia sono arrivate tantissime telefonate di complimenti per mamma Anna e papà Alfredo. «La prima a chiamare è stata mia sorella Maria – dice la signora Anna che a stento riesce a trattenere le lacrime di gioia – Sono emozionata e felicissima al tempo stesso. Questa finale rappresenta il frutto di un durissimo lavoro che Antonella (in famiglia chiamano così Antonietta) ha fatto per ben 4 anni. Dopo la delusione delle olimpiadi di Atene, a cui non ha potuto partecipare per l'infortunio alla caviglia, approdare in finale a Pechino è già un grandissimo traguardo». Già la finale. Lecito sognare un posto sul podio. La mamma di Antonietta frena. «Come sempre, quando l'ho salutata prima che salisse sull'aereo, le ho detto: vai, fai quello che riesci a fare e caccia gli attributi. Per me è già un premio vedere mia figlia in una finale olimpica. Comunque vada è un grande successo e la accoglieremo come merita». Sulla stessa linea anche il papà di Antonietta, Alfredo Di Martino. «Meno male che tutto è filato liscio – commenta – La gara non era partita bene a causa del violento acquazzone che si è abbattuto su Pechino. Mia figlia, infatti, ha dimostrato di soffrire sempre la pista bagnata. Io, però, ero tranquillo: l'ho detto subito a mia moglie che sarebbe andata bene. Gliel'ho letto sul volto. Vedere Antonella in finale è una soddisfazione inimmaginabile. Ricordo quando la accompagnavo ancora bambina al Vestuti di Salerno per muovere i primi passi nelle discipline di atletica leggera. La mia scaramanzia? Non sono il tipo: faccio soltanto una preghiera a Nostro Signore». Chi invece appare quasi certo di un metallo prezioso per Antonetta Di Martino è il sindaco di Cava, Luigi Gravagnuolo che le ha mandato un messaggio chiaro e preciso. «L'intera città è con te, in trepidante attesa per il secondo e trionfale traguardo: il podio olimpico». Anche il presidente provinciale del Coni, Nello Talento, sotto sotto ci spera, ma non si sbilancia più di tanto. «È già una grandissima soddisfazione vedere Antonietta tra le migliori atlete del mondo. Adesso c'è questa grande lotteria che è la finale. Mi auguro che conservi la calma necessaria per regalarci l'ennesima gioia. Ci deve credere: in bocca lupo e nient'altro». L'assessore provinciale allo sport, Piero Cardalesi si unisce al coro. «Antonietta ha nelle gambe molto di più dell'accesso alla finale. Rispetto alle avversarie ha una carica energetica ed umana fuori dal comune. Il tutto arricchito da una dose di profonda umiltà che la può fare arrivare ovunque». (Eugenio Marotta)