Assunzioni alla Gori, polemiche e denuncia

Nocera Inferiore. Ha fatto sua un'affermazione del consigliere comunale di minoranza Giuseppe Grassi e ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore. Maurizio Benigno, presidente del Comitato Rione Arenula e già candidato a sindaco, ha chiesto ufficialmente alla Procura di fare chiarezza sulle modalità di assunzione alla Gori. La polemica ha avuto origine da un'affermazione del consigliere Grassi il quale sosteneva che alcuni degli esponenti politici che oggi si dichiarano contrari alla privatizzazione dell'acqua, in realtà avrebbero fatto assumere amici e parenti dalla Gori. Benigno ha acquisito le pagine dei quotidiani dove è apparsa questa dichiarazione e ha chiesto alla Procura di far luce sulla fondatezza di tali affermazioni. «Chiedo di sapere se la Gori ha indetto un concorso pubblico per le sue assunzioni o se, effettivamente, ci siano stati dei condizionamenti di tipo politico – ha spiegato Benigno – credo che i cittadini abbiano il diritto di conoscere questi passaggi. Anche perché vorrebbe dire che chi oggi si oppone alla gestione privata delle risorse idriche in passato avrebbe però avuto il proprio tornaconto». Interpellato sulla vicenda, il sindaco Antonio Romano si è trincerato dietro un secco «no comment» e con garbo, ma con fermezza, ha precisato di non aver nulla da replicare alle dichiarazioni e alla denuncia di Maurizio Benigno. Più loquace il suo vice, Antonio Cesarano (nella foto): «La giustizia farà il suo corso, io sono soltanto un amministratore. Se esistono gli estremi per poter procedere è un fatto che dovranno valutare i magistrati. Sul caso Gori c'è da dire che noi stiamo cercando soltanto di trovare la soluzione che sia più vantaggiosa per i cittadini anche perché noi, a nostra volta, prima di essere amministratori, siamo comunque cittadini di Nocera Inferiore. E va detto che questa storia ha avuto inizio con la passata amministrazione di Aldo Di Vito e dunque con il centrodestra. Questo è ciò che vorrei far notare anche al consigliere Grassi, il quale ormai tende a voler "fare politica" su tutto. Ma non voglio creare polemiche, tengo solo a dire che assunzioni nel centrosinistra, la Gori non ne ha fatte e che noi non abbiamo scheletri nell'armadio. Chi dice certe cose deve poi assumersene le responsabilità». Ma Benigno, dal canto suo, va dritto per la sua strada: «Si è parlato di presunte assunzioni clientelari, la magistratura deve fare chiarezza. Intanto, rivolgo un appello a quei politici i cui figli o nipoti lavorano alla Gori (e magari ci sono arrivati mediante regolare concorso): farebbero meglio a dirlo perché non c'è nulla di male. Ma almeno poi evitassero di sparare a zero contro la Gori perché questa è incoerenza. É una questione di etica morale, non si può andare contro la privatizzazione dell'acqua e poi avere dei parenti che lavorano alla Gori». (Miriam Carbone)