Auto nella scarpata: un morto e tre feriti

Eboli. Sfondano il guard rail e finiscono in un campo di ulivi. Incidente mortale lungo l’autostrada Salerno Reggio Calabria. A perdere la vita è Gennaro Diglio, 45 anni, impiegato della società di catering “In Tavola”. Ferite gravemente le due figlie, Antonietta e Valentina, sorelle gemelle di 15 anni. In prognosi riservata è anche la moglie di Diglio, Anna Pumpo, di 43 anni. L’impatto è avvenuto al chilometro 24, corsia sud, nel comune di Battipaglia, a pochi metri dalla Castelluccia. La morte per Diglio è stata istantanea. L’operaio di «In Tavola» è stato sbalzato fuori dalla Fiat Stilo ed è morto sul colpo. Fatali le ferite alla testa e agli organi interni. Fuori dalla Stilo sono finite anche la moglie e le due figlie: le due gemelle sono in gravi condizioni. Accompagnate in ospedale, a Eboli, Valentina e Antonietta sono state trasferite subito in sala operatoria. Un’equipe di chirurghi ha realizzato un intervento urgente per frenare le emorragie all’addome. I medici Glielmo e Petraglia hanno diretto l’operazione delicata. L’intervento è durato diverse ore. All’uscita dalla sala operatoria, Valentina e Antonietta sono state ricoverate in rianimazione. Non è escluso il loro trasferimento in un centro specialistico. Nelle prossime ore i sanitari ebolitani decideranno se trasferirle a Salerno o a Napoli. Gli ambulanzieri del 118, invece, hanno accompagnato Anna Pumpo all’ospedale San Leonardo. La casalinga ebolitana era priva di coscienza, all’arrivo dei medici in autostrada. La donna ha riaperto gli occhi al pronto soccorso. «Stavo riposando, mi ero appisolata. Mi son ritrovata fuori dall’auto, non so cosa sia successo», ha spiegato la 43enne agli ispettori della polstrada di Eboli. Sul luogo dell’incidente mortale sono intervenuti gli ispettori Antonio Quaranta e Silvio Magliano, nonché tre pattuglie della polstrada coordinate dal comandante Antonio De Bellis. Quindi è giunta l’eliambulanza di Pontecagnano poi tornata indietro perchè non c’è stato bisogno del suo intervento. I vigili del fuoco di Eboli e Salerno hanno sollevato la Fiat Stilo con una gru, trascinandola via dal campo di ulivi dove l’auto era finita. Molti i nodi che dovrà sciogliere per il pm Santoro. La Procura della Repubblica di Salerno ha disposto l’esame esterno sulla salma. Poi si deciderà se procedere con l’autopsia. Più probabile sembra la restituzione di Gennaro Diglio ai familiari per la cerimonia funebre. Dubbi sul guard rail. La Fiat Stilo della famiglia ebolitana procedeva su un tratto autostradale a tre corsie. Il guardrail era nuovo. Qualche dubbio è sorto agli investigatori sull’altezza delle barriere di protezione scavalcate dalla Stilo. Nelle prossime ore, il sopralluogo del pm Santoro e dei periti della Procura potrebbe rivelare clamorose novità. Originario di Napoli, Gennaro Diglio aveva sposato Anna Pumpo e si era trasferito a Eboli. I due coniugi vivevano al Ceffato, da quasi vent’anni. Ieri mattina erano usciti presto per un giro in costiera amalfitana. Il tempo incerto e i primi schizzi di pioggia hanno convinto Gennaro e Anna a rientrare a Eboli, in via Tavoliello. A sei chilometri da casa, l’incidente mortale.

Fonte: Il Mattino