Potrebbe essere oggi il giorno della verità. È attesa la presentazione delle perizie tecniche che potrebbero certificare il cessato pericolo per quanto attiene lo stato di sicurezza del costone roccioso sovrastante il Baia hotel. la valutazione delle documentazioni sono decisive per accendere definitivamente il semaforo verde per l’agibilità della spiaggia e degli impianti della struttura turistica colpita, qualche settimana fa, dalla pesante caduta di massi staccatisi dal costone roccioso. Il fronte sicurezza intreccia quello amministrativo. Sabato scorso gli uomini della Capitaneria di porto, supportati da agenti della polizia, hanno provveduto al sequestro di 70 cabine che erano state installate sulla spiaggia ma ricadenti in area inibita, dopo il crollo, con ordinanza emessa dall’amministrazione comunale di Vietri (competenze per quella parte di territorio). Sul piano della resposnabilità legale sarebbero stati violati sia l’ordinanza che imponeva l’off limits sia la successiva concessione per l’installazione delle cabine che tuttavia non poteva estendersi allo spazio dove le strutture sono sgtate trovate. La vicenda avrà il suo corso con le scontate denunce a carico dei titolari del Baia. Stamane intanto la parola passa ai periti. Gli studi da confrontare sono tre: due delle amministrazioni di Salerno e Vietri, l’altro dei titolari del Baia. Si dovranno acquisire certrezza circa lo stato di sicurezza assoluta del costone. Spiega infatti l’assessore alla Protezione civile del Comune di Salerno De Pascale: «Il costone è stato messo in sicurezza ma occorre la certificazione definitiva che ne attesti la stabilità».