Cava De' Tirreni. 130 Kg di amianto rimossi per una spesa di 4.000 euro. Questo, nei dettagli, l’intervento posto in essere dal Settore Urbanistica, diretto dall’ingegnere Luca Caselli, per bonificare 3 siti in cui erano stati abbandonati abusivamente manufatti in cemento ed amianto. Canne fumarie, taniche, coperture di cucce per animali, ma anche tubi e lastre provenienti da lavori di demolizione. Tutto, naturalmente in amianto, era stato abbandonato lungo via Aniello Vitale, nei pressi dell’ex frantoio, in via Ido Longo alla frazione Passiano ed in ultimo nel vallone Pisciricoli. La zone non sono purtroppo nuove a questi fenomeni, visto che essendo lontane dal centro, ben si prestano all’abbandono di materiali in amianto, il cui smaltimento è fin troppo oneroso. I 3 siti inquinati, tutti vicini alla sede stradale, sono stati segnalati da cittadini all’Ufficio Relazioni con il Pubblico di palazzo di Città. Subito è partita la procedura. I controlli, che hanno confermato quanto segnalato, sono stati seguiti dall’intervento. Gran parte del materiale tossico era già stato frantumato e quindi ancora più pericoloso. La ditta specializzata ha prima coperto con teli impermeabili il materiale, poi ha provveduto a transennare l’area. Il materiale, poi incapsulato, è stato smaltito in discarica autorizzata. Ed intanto Palazzo di Città cerca di correre ai ripari. L’idea che sta prendendo corpo è quella di aprire una discarica comunale per materiali di risulta con costi vantaggiosi rispetto a quelli privati per chi deve smaltire. Questo sembra essere l’unico deterrente per evitare che le imprese edili abbandonino rifiuti lungo le strade e nei valloni cittadini, lasciando parte della città nel degrado.
Vincenzo Lamberti