Casa abusiva: proprietari sotto inchiesta

Sarno. Il pm Amedeo Sessa ha disposto il sequestro della documentazione relativa all'immobile abusivo sequestrato dai vigili urbani nei giorni scorsi in via Fontanelle. Nel registro degli indagati sono finite due persone: la proprietaria del fabbricato fuorilegge e il progettista. Dovevano abbattere un immobile fatiscente e ricostruirlo secondo la stessa metratura. Invece il fabbricato da 120 metri quadrati si è trasformato in uno stabile di tre piani, ognuno dei quali di circa 150 metri quadrati. Ad accorgersi della difformità, rispetto alla Dia rilasciata dall'ufficio tecnico comunale, sono stati gli agenti della sezione giudiziaria della polizia municipale, coordinati dal comandante Vincenzo Mari. Le indagini hanno portato al sequestro dello stabile, situato in via Fontanelle. Due le persone denunciate per abuso edilizio e falso: la proprietaria dello stabile, G.M., 48 anni, e il progettista, C.C., 38 anni.

Il sequestro del fabbricato abusivo va ad aggiungersi, purtroppo, ad una lunga lista di abusi edilizi, che hanno deturpato in questi ultimi anni il territorio. La città di Sarno è diventata un caso esemplare delle grandi questioni che riguardano l'emergenza ambientale e la legalità delle procedure di governo del territorio. E mai come adesso, l'attenzione è concentrata sulla redazione del Piano urbanistico comunale, il cui progettista, Stefano Boeri, propone di bloccare lo sviluppo urbano nella piana agricola, di combattere l'abusivismo edilizio, spostando risorse sul recupero del centro storico, di valorizzare le attività produttive, di salvaguardare il paesaggio montano e fluviale. Fin dall'inizio del suo lavoro, Boeri aveva richiesto una mappatura aggiornata dell'edilizia abusiva che, nonostante le promesse, non gli è stata mai consegnata in una versione aggiornata, e di sospendere il rilascio di concessioni edilizie che potessero, in qualche modo, inficiare le previsioni del Puc.

Sottesa a queste richieste, sta una logica politica che vede nell'attività edilizia, legale e illegale, l'unico fattore economico trainante del territorio. Una logica che non considera le altre possibilità di sviluppo locale, come quelle legate all'agricoltura, al sistema dei servizi, alla valorizzazione ambientale di un comprensorio turistico unico al mondo. La novità degli ultimi giorni, comunque positiva, è che il sindaco e la giunta di centrodestra, hanno deciso di invitare Boeri a ridiscutere del Puc durante un'apposita riunione del consiglio comunale, in cui, per la prima volta, è stata illustrata la bozza preliminare. (Antonio Orza)