Cava: contributo di 1000 euro per famiglie bisognose

Cava de' Tirreni. Un contributo straordinario di 1000 € annui per quelle famiglie indigenti che hanno un reddito annuo non superiore ai 3863 € con l’utilizzo del fondo istituito per le emergenze sociali. Questo quanto ha deciso la Giunta, su indirizzo dell’assessore alla Solidarietà Sociale Michele Coppola, per risolvere la difficile quotidianità di famiglie che vivono un profondo disagio sociale. Il provvedimento è stato reso necessario per le continue richieste di aiuto pervenute all’assessorato negli ultimi mesi: “Ci siamo confrontati- dice l’assessore Coppola- con una realtà drammatica. Famiglie che non riuscivano a garantire ai loro componenti i bisogni fondamentali”.

Malgrado fossero già destinatarie delle prestazioni sociali comunali come l’esenzione totale dal pagamento dei tributi comunali, esonero mensa e trasporto scolastico, buoni libro, assistenza domiciliare, asilo nido gratuito. Ed è così che con la delibera 198 l’amministrazione Gravagnuolo ha deciso: 1000 € ai più svantaggiati. Il contributo straordinario, che sarà erogato solo dietro accertamento delle condizioni di disagio socio economico e per un periodo strettamente necessario al superamento delle difficoltà economiche in cui versa il nucleo familiare, potrà essere concesso per un uso ben prestabilito dalla deliberà. Potrà essere impiegato per il pagamento di bollette di luce e gas particolarmente onerose per la famiglia, per il trasloco in caso di sfratto coatto, per il pagamento di viaggi per cure mediche, per una sistemazione temporanea.

Ma in generale il contributo potrà essere erogato a famiglie in cui il coniuge unica fonte di reddito sia deceduto, a famiglie in cui un coniuge sia invalido e l’altro non abbia reddito, a famiglie con  minori dove uno dei due coniugi è detenuto o rientra in un progetto di disintossicazione presso una comunità.  Sull’entità del contributo incideranno anche precedenti prestazioni sociali erogate al medesimo nucleo familiare. Il contributo, massimo 1000 €, potrà essere ridotto del 20 % nel caso il nucleo familiare sia composto da soggetti in età e con capacità lavorativa, mentre potrà essere aumentato nella stessa percentuale se il nucleo familiare indigente è composto anche da minori di età.  Ma non è tutto. Gli interventi di assistenza economica se erogati a soggetti indigenti ma con capacità lavorativa e disoccupati sono comunque contestuali alla loro disponibilità a prendere parte a corsi di formazione professionale, qual’ora se ne presenti l’opportunità.  

(Vincenzo Lamberti)