Cava de' Tirreni. Una società ad intero capitale pubblico per la gestione, la valorizzazione ma anche la parziale alienazione a terzi. La costituirà il Comune sulla scorta dell’art. 58 del decreto legislativo 112 del 2008. Con delibera di giunta il primo cittadino Luigi Gravagnulo ha dato mandato al Dirigente del I Settore Nobile Montefusco di preparare tutti gli atti propedeutici alla costituzione della nuova spa che per conto del Comune si occuperà di gestire il patrimonio immobiliare comunale che non viene direttamente utilizzato per finalità istituzionali. La società, come trapela da alcune indiscrezioni, dovrebbe avere un consiglio di amministrazione snello, formato da tre o al massimo 4 componenti, la cui direzione dovrebbe essere affidata ad un uomo dell’udeur, che già ha pagato lo scotto di una minor rappresentatività in Giunta dopo le dimissioni dell’ex assessore alla sicurezza Alfonso Senatore.
Da pochi giorni il governo ha dato la possibilità a tutti gli enti locali di dotarsi di una nuova gestione del proprio patrimonio immobiliare, potendo procedere anche ad aste pubbliche per l’alienazione parziale. Il Comune ha colto la palla al balzo. Negli ultimi tempi gli immobili comunali dati in fitto o in gestione a terzi hanno richiesto sforzi economici importanti per l’ordinaria e la straordinaria manutenzione ma anche un doveroso coordinamento di intervento. La nuova spa, che verrà formata con il lavoro di risorse umane interne e quindi senza alcun aggravio di spesa per l’ente, avrà il compito di reperire tutto il materiale cartaceo afferente agli immobili, catalogare per tipologia e funzioni tutti gli immobili comunali, individuarne lo stato manutentivo, se è in fitto oppur no, se ne sussistano i requisiti di una vendita almeno parziale, se sia conveniente o meno per le casse comunali, a seguito di una valutazione costi-benefici, trattenere l’immobile nel patrimonio comunale o alienarlo. In tal senso la società in house avrà anche il compito, in caso di plausibili alienazioni, di stilare il piano di alienazione immobiliare, che dovrà rientrare nell’articolato del bilancio di previsione annuale, e quindi essere anch’esso approvato dal consiglio comunale. Il denaro ricavato dalle vendite potrebbe essere impiegato per le manutenzioni immobiliari e stradali. (Vincenzo Lamberti)