Cava de’ Tirreni. Malori provocati dal caldo asfissiante di queste settimane, reazioni allergiche a punture di insetti ed alimenti, politraumi da incidenti stradali. Sono solo alcune delle emergenze che affollano quotidianamente in questi mesi di estate il pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria Dell'Olmo. Per questo il direttore sanitario dell'ospedale, il dottor Vincenzo De Paola ha pensato di aprire un'ala del nuovo pronto soccorso (in fase di ristrutturazione) e garantire così spazi più confortevoli per i pazienti e per il personale medico e paramedico. Secondo il progetto di ristrutturazione, ormai in via di completamento, la nuova divisione di prima emergenza prende il posto fino a qualche mese fa occupato dal reparto di rianimazione da poco inaugurato. I locali si trovano nella zona posteriore del presidio alle spalle del cosiddetto vecchio pronto soccorso. Le stanze già collaudate, vista la permanenza della divisione di terapia intensiva, sono all'avanguardia per quanto riguarda la sistemazione degli spazi e le apparecchiature mediche. Si tratta di un primo passo per poi procedere nel giro di un mese al completo trasferimento del reparto, diretto dal dottor Carlo Sica. Lo scopo è di garantire spazi adeguati ai pazienti e agli operatori sanitari. Ma non solo. Si cerca di stabilire un filtro tra i pazienti cosiddetti da codice rosso (emergenze più gravi) e quelli da codice bianco (meno gravi) ed evitare di intasare le corsie con la presenza di visitatori. Occhio anche agli organici: «In estate in tutti gli ospedale e dunque non solo nel nostro si deve combattere contro la carenza di personale. Una carenza fisiologica causata dallo smaltimento delle ferie – spiega il direttore sanitario dell'ospedale Santa Maria dell'Olmo e Costa D'Amalfi Vincenzo De Paola – Noi abbiamo voluto giocare d'anticipo. Sono arrivati nel nostro presidio unità da assegnare ai reparti di pediatria, ginecologia ed ostetricia e al pronto soccorso. Queste nuove unità ci consentiranno di fronteggiare l'emergenza estiva». In estate a soffrire l'enorme mole di lavoro è soprattutto la divisione di prima emergenza, costretta proprio nel periodo estivo (complice l'esodo dei turisti verso la Costiera Amalfitana) a dover gestire un elevato numero di interventi anche da codice rosso. (Simona Chiariello)