Cava, più ordine nella gestione dei bar

Cava de' Tirreni. Tavolini, bar e movida. Il sindaco chiede ai dirigenti un nuovo regolamento che consenta di disciplinare al meglio la collocazione  dei tavoli dinanzi ai bar, di determinare le superfici massime concedibili, che nell’ottica di uno sviluppo delle attività commerciali, dia a tutti l’opportunità di avere clienti seduti al tavolo, che però vada contro la legge. 

La richiesta è stata inoltrata ai dirigenti Montefusco e Meluso, soprattutto in virtù dei fatti che hanno portato un bar sito in una traversa del centro storico, prospiciente alla piazzetta Nicola Di Mauro, a ricorrere al Tar poiché il Comune gli aveva proibito di istallare i tavolini, vittorioso poi non per una violazione giuridica ma procedimentale di palazzo di Città. Con la nota del sindaco, sotto i riflettori finisce il regolamento 61 del 29 novembre 2007 che disciplina le occupazioni di suolo pubblico da parte di bar e ristoranti con tavoli, sedie, ombrelloni e gazebo. Lo stesso, approvato dal consiglio comunale, prevede la possibilità, , di istallare suppellettili per la ricezione del pubblico solo in prossimità o al massimo di fronte al bar o pizzeria.

Ma il regolamento,  vista la dettagliata disciplina del codice della strada, fonte legislativa a cui il regolamento si deve attenere, prevede restrizioni per i bar che sono situati nelle traverse. Se non hanno uno spazio di fronte, i tavolini non li possono istallare in aree o piazze attigue che non siano difronte al bar. Ma quanto precisato dal nuovo codice della strada e da un ‘appendice del 2008, a cui il regolamento del 2007 rinvia, sembra non aver scalfito la volontà del sindaco che nella direttiva scrive “questo comune non ritiene compatibile con i principi di liberalizzazione e di sviluppo delle attività economico-ricettivo le legislazioni che intendano arrecare pregiudizi economici o limitazioni alle attività di nuova apertura nelle traverse del centro”.

La nota si conclude invitando i dirigenti a far si di emanare un regolamento che permetta anche ai bar delle traverse di istallare tavoli sedie e ombrelloni, direttamente su Corso Umberto I, anche se ciò è vietato dalla legge vigente. Ora la palla passa ai dirigenti. Spetterà loro decidere sulla possibilità di violare le leggi vigenti, che non ammettono alcuna deroga, oppure far rimanere la situazione invariata. (di Vincenzo Lamberti)