Pagani. La guardia di finanza chiede di acquisire documentazione relativa ad alcune pratiche degli uffici comunali e in particolare con oggetto alcune concessioni edilizie. Le fiamme gialle stanno controllando alcune pratiche evase dagli uffici dell'Ente comunale. Non c'è stato nessun sequestro di atti, ma solo una richiesta di acquisizione. La notizia della presenza dei finanzieri al Comune si è subito diffusa in città, anche perché amplificata da un tg locale.Al centro degli accertamenti ci sarebbero in particolare due pratiche per lavori privati di certa rilevanza per la città, alcuni previsti nei pressi del cimitero e altri nel centro cittadino. Non si sa se si tratti di un'attività delegata dalla magistratura o d'iniziativa della guardia di finanza.
Questa mattina, non appena riapriranno gli uffici comunali si potrà sapere qualcosa di più certo e appurare quale fossero con esattezza le pratiche di cui i finanzieri hanno chiesto di acquisire copia conforme all'originale. In città, è forte la curiosità di sapere quali fossero gli atti finiti nel mirino delle fiamme gialle. Circolava voce, infatti, che potessero riguardare alcuni interventi privati nei pressi di via Leopardi, non lontano quindi dal cimitero cittadino, e in via De Rosa. L'acquisizione della documentazione comporta comunque un'indagine che potrebbe essere stata commisionata dall'autorità giudiziaria o essere d'iniziata dalla guardia di finanza. Di questa vicenda non erano al corrente i due assessori comunali con deleghe ail'urbanistica e lavori pubblici: anche a loro erano giunte solo voci di un interessamento delle fiamme gialle ad alcune non meglio identificate pratiche comunali.
I membri della giunta, questa mattina potranno acquisire maggiori informazioni sulle notizie circolate ieri sera. In verità, molti altri esponenti politici, sia di opposizione che di maggioranza, non sapevano dell'arrivo dei finanzieri negli uffici di palazzo San Carlo. I finanzieri sono stati spesso nella sede comunali, acquisendo in questi anni, una gran mole di documenti, delibere, atti e altro, anche se la gran parte delle indaghini poi si è conclusa senza il configurarsi di reati. In questi mesi pende solo un giudizio circa alcune vicende relative alla carta di credito del sindaco e alle società partecipate. Queste ultime vicende saranno giudicate arriveranno a una prima conclusione alla ripresa della attività giudiziaria dopo la interruzione estiva. (il Mattino)