Nocera Inferiore. Nuovi reati contestati, diversa formulazione dei capi di accusa, estensione delle aggravanti. Si appesantisce il quadro accusatorio per Fabio Prete di 19 anni, Gennaro Carotenuto di 36 anni e il ventunenne Giovanni Fontana, tutti di Torre Annunziata, indagati assieme al diciassettenne M.C. per aver partecipato alla rapina all'ufficio postale centrale di Pagani tragicamente terminata con l'assassinio del tenente dei carabinieri Marco Pittoni. Il pm Amedeo Sessa della procura di Nocera Inferiore – che dirige le indagini sulla rapina e la morte dell'ufficiale dell'Arma – ha ricevuto lunedì scorso l'incartamento proveniente dalla procura di Torre Annunziata sui tre indagati maggiorenni finiti nella rete degli investigatori (la posizione del quarto sott'inchiesta, avendo 17 anni di età, sarà vagliata dalla procura per i minorenni di Salerno).
Il pm nocerino ha contestato ai tre indagati i reati di omicidio volontario pluriaggravato, rapina pluriaggravata, resistenza a pubblico ufficiale, la ricettazione dell'auto (usata per il colpo all'ufficio postale) e della pistola, oltre al porto abusivo del revolver e del coltello utilizzati nell'azione criminale (le ulteriori contestazioni mosse dalla procura di Nocera riguardano la ricettazione della pistola e il porto abusivo del coltello). Le aggravanti addebitate per i reati di omicidio e rapina, dal pm Sessa sono state estese anche a quello di resistenza a pubblico ufficiale. A Fabio Prete, inoltre, è stata ascritta pure la recidiva. Visto che il giudice per le indagini preliminari di Torre Annunziata si è dichiarato incompetente per territorio, essendo stati commessi a Pagani (e quindi nell'ambito del tribunale nocerino) i più gravi reati contestati ai tre indagati, il gip di Nocera dovrà emettere una nuova misura cautelare, entro 20 giorni dal fermo dei tre di Torre Annunziata, pena la perdita di efficacia della vecchia misura custodiale.
Nella nuova richiesta di emissione di un’ordinanza cautelare non sono stati indicati i ruoli che si presuppone i tre maggiorenni indagati abbiano tenuto durante la rapina e l'assassinio di Pittoni (ad esempio, chi guidava l'auto usata per il colpo, chi è entrato nell'ufficio postale, chi ha sparato al tenente Pittoni ed altro) in quanto l'imputazione allo stato è ancora provvisoria. Stessa trafila ora spetterà alla procura per i minorenni di Salerno per il diciassettenne M.C., che dalle prime indagini sarebbe stato il killer materiale di Pittoni. Si attendono in questi giorni gli esisti degli accertamenti investigativi affidati ai Ris dei carabinieri: una volta consegnati al pm, a breve potrebbero chiudersi le indagini e dopo qualche settimana, seguirebbero le richieste di rinvio a giudizio, completando a tempo di record l'inchiesta sull'assassinio dell'eroico tenente dei carabinieri. Il pm Sessa ha annunciato che chiederà il conferimento di un encomio solenne per tutti gli ufficiali dei carabinieri, a partire dal colonnello Gaetano Maruccia, impegnati nelle indagini che in poche ore hanno portato al fermo dei quattro indagati per l'omicidio Pittoni. (di Salvatore De Napoli)