Denunciato finto zoppo: elemosinava con la moglie

Cava de' Tirreni. Si fingeva zoppo ed elemosinava in compagnia della moglie al semaforo del ponte di Pregiato. Denunciato a piede libero, lo zingaro è stato allontanato dal territorio. Questo il bilancio del blitz dei caschi bianchi, diretti dal comandante Filippo Meluso, del tardo pomeriggio di venerdì. Su espressa indicazione dell’assessore Senatore, anche la moglie dell’accattone è stata allontanata. In una busta di plastica, poi sequestrata insieme a 60 € provente dell’elemosina, c’erano portafogli e vari oggetti, forse rubati. Mentre in tal senso continuano gli accertamenti, va avanti la lotta senza bandiera contro gli accattoni ai semafori per una città accogliente ma legale: “Utilizzeremo tutti gli strumenti del nuovo decreto sicurezza del governo Berlusconi- dice Senatore- per  evitare che la nostra città ed i suoi cittadini siano esposti a continui rischi”. Erano da poco passate le 19 e 30 quando uno zingaro, con un bastone di legno, chiedeva carità. Tra un verde ed un rosso, la sua tasca si era riempita di monete di vario taglio, ma anche di qualche banconota. Gli agenti della polizia locale, in una civetta, lo hanno tenuto d’occhio per oltre un’ora. Poi quando lo zingaro e la sua compagna stavano sbaraccando, è scattata l’operazione. Bloccato senza non poche resistenze, è stato trasportato presso il comando di via Di Marino. Lo zingaro è stato identificato, prima raggiunto da un verbale di 500 €, poi perquisito. Stessa sorte è toccata alla moglie. Dentro le tasche, accanto al denaro, un coltello con numerose abrasioni, come se fosse stato utilizzato per scassinare qualcosa. Sono stati immediatamente poi allontanati. E sempre nella serata di venerdì un operatore della metellia servizi ha fatto allontanare un ragazzino zingaro dall’area di parcheggio di piazza san Francesco. Con fare sospetto questo aggirandosi tra i veicoli guardava fisso i cruscotti per tentare di rubare. Gli ultimi episodi sembrano dare ragione a chi in seno alla Giunta Gravagnuolo usa il pugno di ferro.  (Giuseppe Lamberti)