Elezioni a Nocera: lettera aperta di Giacomo Apicella

Tra meno di 90 giorni Nocera Inferiore ritornerà alle urne, un anno dopo lo scempio delle elezioni scorse, le più “vergognose” che la storia di questa città possa ricordare.
Per sei mesi ho evitato accuratamente riunioni politiche, direttivi, chiacchiere davanti ai bar, sui marciapiedi, il disgusto ha avuto il sopravvento su tutto il resto. In questi mesi di “esilio”, nonostante non avessi partecipato attivamente, ho sperato che in vista della prossima chiamata al voto, potesse nascere una coalizione che aggregasse forze sane e produttive della città, superando steccati ideologici e le logiche di bottega che spesso caratterizzano la politica.
Dalla prima volta che ho votato, nel 1992, ad oggi, non ho mai votato a destra, il solo pensiero mi faceva e mi fa tremare la mano, ma per il bene della mia città ero pronto questa volta ad accettare che questo grande “progetto politico” fosse guidato da un uomo notoriamente di “destra”, che ha fatto un percorso politico completamente diverso dal mio ma al quale non facevo difficoltà a riconoscere onestà e valori di solidarietà sociale.
Ho “sperato” fino a mercoledi sera, quando purtroppo il segretario del partito a cui sono iscritto, ci ha comunicato che nonostante tutti gli sforzi compiuti, non si era giunti ad un accordo. E’ svanito il mio sogno di “governo cittadino super partes”, di “governo di pacificazione” che potesse concentrarsi solo sui problemi della città, accantonando polemiche e discussioni che non fanno bene alla nostra comunità. Ho sperato che i dirigenti politici, consapevoli del momento drammatico che vive la cittadinanza, orfana da quasi due anni di un’amministrazione cha la governi, facessero un passo indietro esprimendo un indirizzo unitario rispetto ad alcuni aspetti programmatici e rispetto alla stessa scelta del candidato Sindaco. Niente di tutto questo, hanno vinto le solite logiche che governano questi processi. Dietro i rinvii, i rifiuti, le alzate di testa di qualcuno, si nasconde il peggio della politica: quella dei sotterfugi, delle intese segrete, delle alleanze mascherate ma anche “l’ansia di visibilità a tutti i costi” nonché il “desiderio di incarico”. I cittadini queste cose cominciano a non comprenderle più, la crisi ci morde il culo tutti i giorni, i problemi da risolvere sono notevoli, con queste logiche il distacco della comunità dalla politica, aumenta sempre di più. Nocera sta diventando una città-dormitorio, sporca, buia, senza iniziative culturali, il Comune ha una fila di creditori che messa dinanzi alla casa comunale potrebbe arrivare al parcheggio di via Matteotti. Qui non ci vogliono amministratori ma “missionari”. Il tempo delle ripicche, delle vendette, delle ambizioni personali è finito ma con amarezza mi accorgo che molti non lo hanno ancora compreso.
Questa volta non ho nulla da rimproverare al Partito Democratico, c’è stato l’impegno da parte di tutti i tesserati affinchè si potesse giungere ad un accordo per il bene della città; nessuna richiesta di incarico, nessuna resistenza rispetto alla scelta di Manlio Torquato a capo della coalizione. Nei prossimi giorni verranno dette tante bugie, qualcuno dirà che il partito Democratico ha alzato la posta, ha chiesto poltrone, altri diranno che non si possono fare alleanze con coloro che hanno governato la città con Antonio Romano. Peccato che un attimo dopo che avranno raccontato questa fandonia, qualcuno gli ricorderà che appena 9 mesi fa hanno candidato nella coalizione che appoggiava il Sindaco Torquato, l’ex assessore al bilancio della giunta Romano, l’ex dirigente alle attività produttive, nonché una serie di consiglieri comunali che direttamente o indirettamente avevano sostenuto la vecchia amministrazione. Ovviamente il mio disappunto è soprattutto nei confronti di Manlio Torquato, colui il quale predicava il superamento di certi steccati ideologici, colui il quale applaudiva il sostegno ricevuto dal Pd al ballottaggio, colui il quale andava in processione da De Luca e portava sul palco Matteo Forte alla chiusura della sua campagna. elettorale. Un bravo ragazzo, ci mancherebbe, con tante buone intenzioni ma incapace di gestire le “paturnie” dei suoi “tifosi”che non fanno altro che vivere della “luce” del loro leader. Se questi sono i presupposti, se questi sono coloro che si candidano a governare questa città, comincio seriamente a preoccuparmi. Una cosa è certa, il PD questa volta non ha perso, mai come questa volta è stato messa davanti a tutto , Nocera e il suo bene, Manlio Torquato ha perso un po’ della sua credibilità ma chi rischia di perdere drammaticamente è la città di Nocera Inferiore, soprattutto se dovesse venir fuori dalle urne un quadro di scarsa governabilità, cosa avvenuta appena 8 mesi fa…Purtroppo devo ammettere che come spesso accade, dalle cattive esperienze non sempre si traggono i giusti insegnamenti e ancora una volta non ci resta altro che sperare nella benevolenza del Signore …

Giacomo Apicella