Eboli. Esce dall’abitacolo della Smart, dopo un incidente stradale. Piera Amideo, 22 anni, residente a Campagna, viene schiacciata e uccisa dal peso dell’auto. Inclinata dopo l’incidente, la Smart è crollata in pochi secondi. Ha travolto Piera, spezzando la sua giovane vita. Nell’abitacolo è rimasto incastrato Mario Marantino, 21 anni, di Eboli. Il giovane centrocampista del Campagna è salvo per miracolo. Marantino era alla guida della Smart. Dopo una curva sulla destra, domenica notte, il calciatore ha perso il controllo dell’auto, è uscito di strada, ha travolto siepi e ferri di una recinzione, andandosi a schiantare contro un palo della luce. Scossi dal tonfo, i residenti di via Galdo sono scesi in strada. Due persone hanno sollevato l’auto, liberando Piera. Immediato ma inutile il trasferimento all’ospedale di Eboli. L’equipaggio del 118 ha corso a sirene spiegate, nel cuore di una notte piovosa. Piera è morta intorno all’una e trenta nel pronto soccorso. Lo schiacciamento degli organi interni è stato fatale. La prima ipotesi tracciata dai medici ha ricevuto conferma, domenica mattina, dal medico legale Giovanni Zotti. Nemmeno un graffio sul corpo. La bellezza di Piera è rimasta intatta. Solo alla tempia c’era una leggera ferita. Destino atroce, per la 22enne di Varano, frazione di Campagna. Fosse uscita qualche secondo prima dall’abitacolo, ora sarebbe ancora viva. Destino atroce anche per Mario Marantino, ricoverato in chirurgia con una prognosi di dieci giorni. La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta, Marantino è indagato per omicidio colposo. Un atto dovuto, nell’ennesima tragedia stradale lungo via Galdo. L’incidente è avvenuto all’una di domenica notte. Vinta la partita contro lo Striano, i due fidanzati stavano uscendo a festeggiare. Lasciato il bar “7000 caffè”, dove Piera lavorava abitualmente, i due fidanzati hanno imboccato via Galdo. Dopo una curva leggera a destra, sono usciti di strada. Venti metri nell’erba, corsa finita contro un palo di pietra. Nella piccola Smart Wolkswagen i due fidanzati hanno cercato una via di fuga. Mario non c’è riuscito, Piera sì. Ma una volta fuori, la Smart l’ha schiacciata. Funestata di sinistri mortali, via Galdo ha confermato la sua pericolosità. La provinciale 38 è stretta e insidiosa. Di notte è ancora più pericolosa. Percorsa a velocità sostenuta, diventa micidiale. Dopo i soccorritori del 118, in via Galdo sono arrivati i carabinieri di Eboli e Campagna, con il maggiore Nobile Risi, i marescialli Luigi Di Guida e Vincenzo Pessolano. Ascoltati i primi testimoni oculari della tragedia, i militari hanno disposto il sequestro della Smart. La dinamica dell’incidente sembra chiara, la sfortuna di Piera è stata micidiale. Verso l’ora di pranzo, la sfortunata ragazza così tragicamente scomparsa è stata dolorosamente riportata a casa da Pasquale, il papà ferroviere, da Maria Pia, la madre casalinga, e da Giulia, la sorella. Originaria del napoletano, la famiglia Amideo è giunta a Campagna 15 anni fa. Piera aveva studiato a Eboli. Restituita la salma ai familiari, non ci sarà una funzione religiosa. La 22enne verrà cremata domani a Montecorvino. Il via vai di giovani in ospedale è proseguito per tutta la domenica. Molti si sono fermati nella sala mortuaria, altri sono andati in chirurgia, da Marantino. Gli amici del ragazzo affermano: «Mario è a pezzi. Ripete che è tutta colpa sua, che non potrà mai perdonarsi per quello che è accaduto».
Fonte: Il Mattino