Giordano-Cammarota, sul futuro dell’Udc accuse e polemiche

Nocera Inferiore. Monta la polemica all’interno dell’Udc salernitana. Nonostante il commissariamento dell’organismo provinciale, non si spegne l’eco delle polemiche e ad un Cammarota (vice presidente nazionale dei Probiviri) entusiasta del nuovo corso, replica Giancarlo Giordano, consigliere comunale a Nocera Inferiore e consigliere nazionale del partito. «Mi sembra davvero strano – spiega Giordano – che l’amico Cammarota, da poco approdato all’Udc rispetto a quanti hanno contribuito a costruire il partito fin dall’inizio, si senta già in dovere di indicare linee politiche e di dare giudizi su personaggi politici di altissimo spessore. É nota a tutti, all’interno dell’Udc, l’aspirazione mai concretizzatasi di Cammarota, di diventare il segretario cittadino dell’Udc di Salerno, ma questa aspirazione è restata tale anche quando alla guida del partito vi era il consigliere regionale Pasquale Marrazzo. Ci sarà pure una ragione». Ma è sull’aspetto più squisitamente politico che Giordano affonda la polemica: «Esistono persone che sono letteralmente assenti nel rapporto con i cittadini. La politica, per noi cattolici, è innanzitutto un valore da preservare e perseverare, e fra questi valori c’è la capacità di ascolto della gente, farsi portavoce delle istanze. Non possiamo prenedere in considerazione critiche e giudizi affrettati che provengono da parvenue della politica democristiana, che cercano rendite personali di posizioni politiche. Dove stavano coloro che criticano tutto e tutti durante l’ultima campagna elettorale?» Ma quello che più infastidisce Giordano è il ruolo in cui si vorrebbe confinare Ciriaco De Mita. «De Mita ha dimostrato di essere un grande leader ed anche un gran portatore di voti – continua Giordano – L’Udc ha conquistato il 6% al senato e alla Camera in provincia di Salerno facendo campagna elettorale fra la gente distante dai due partiti maggiori. La volta precedente, quando l’Udc era alleata del centrodestra e con tutti i favori di consiglieri regionali, provinciali e deputati, raggiunse il 5,6%. De Mita può svolgere nel nostro partito un ruolo di tutto rispetto e non quello che auspica Cammarota di vecchio saggio chiuso in un angolo». E sulla costituente di centro Giordano la pensa esattamente all’opposto di Cammarota: «La faremo noi – dice- e la faremo anche grazie all’impegno di uomini come De Mita e di tutti coloro che sentono la gente, la ascoltano e si confrontano con l’elettorato. L’Udeur ha già dato la sua adesione e molti altri centristi sono pronti ad impegnarsi». (Domenico Barbati)